Recensione Sony Xperia X: bello e compatto, il display non ha eguali

Device elegante e funzionale. Display da urlo, la fotocamera segue e solo qualche sbavatura.

Sony Xperia X

INTERAZIONI: 58

Il Sony Xperia X è la giusta evoluzione dopo l’abbandono della serie Z (con l’ultimo esemplare Z5).  In questa recensione passerò in rasegna ogni singolo aspetto del top di gamma. La scelta del produttore di percorrere una nuova strada, è stata alla fine ragionata e sensata?

In prova il Sony Xperia X appunto, diciamo così il modello base, considerando pure il lancio del Sony Xperia XA ma anche del X Performance. Il top di gamma presentato nel corso dello scorso Mobile World Congress 2016 di Barcellona, è arrivato poi tardivamente in Italia. La politica di distribuzione non ha certo favorito le vendite, con il sopraggiungere di altri device di punta ma vediamo, in ogni caso, se la scelta hardware del produttore è stata oculata, partendo dalla scheda tecnica dello smartphone.

Specifiche hardware

Dimensioni e peso: 142.7 x 69.4 x 7.9 mm, 153 g;
Display: 5 pollici con risoluzione 1080 x 1920 pixel – IPS LCD Triluminos;
CPU: Qualcomm Snapdragon 650;
GPU: Mali-T880 MP4;
RAM: 3 GB RAM;
Memoria interna: 32 GB; espandibile con micro SD fino a 200 GB;
Fotocamera: sensore principali da 23  MP (flash LED, F/2); sensore anteriore da 13 MP;
Batteria: 2700 mAh;
Altri plus: lettore di impronte digitali;
SIM Card:  Nano SIM; disponibile in dual SIM ma non per il mercato italiano.

Design – Voto 8

Nulla da eccepire sul design del Sony Xperia X, elegante e sobrio ed in una sola parola, bello. Il look squadrato, nonostante gli angoli arrotondato è, nel complesso, una soluzione abbastanza compatta. I 5 pollici stanno tutti in una mano (anche la più piccola). Le dimensioni in altezza e lunghezza sono dunque abbastanza contenute,  142.7 x 69.4 mm. Peccato solo per lo spessore che non è certo contenuto, ossia 7.9 mm. Di contro, il device è abbastanza leggero, poco più di 150 grammi, comodo dunque e non ingombrante: una scelta da device principale quotidiano dunque da tenere in borsetta o anche in tasca.

Qualche dettaglio sul design.  Sul frontale non esiste tasto fisico e sopra e sotto il display prendono posto i due speaker (insieme a quello superiore, anche un LED di notifica). Sempre al di sopra dello schermo svetta la fotocamera da 13 MP. Sulla cornice destra, il pulsante di accensione ha una posizione diversa da quella dei principali competitor, ossia il comando è spostato verso il basso (scelta che  al primo utilizzo risulta un po’  anomala ma ci si fa presto l’abitudine). Subito sotto c’è il bilanciere del volume (anch’esso spostato un po’ troppo verso il basso) e il pulsante di scatto della fotocamera: questo si davvero utile, in ogni occasione.

Sulla cornice sinistra del Sony Xperia X è presente solo il carrellino per inserire la nano SIM e la micro SD: nessun vano che si apra con la solita graffetta ma lo sportellino è accessibile semplicemente sfilandolo via. Cornice superiore con microfono e uscita audio da 3.5 mm, mentre su quella inferiore, c’è la porta micro USB accompagnata da un secondo microfono. In ultimo, sul retro, campeggia solo il logo Xperia sulla satinata scocca in metallo, insieme come il grosso sensore da 23 MP e il suo flash.

La colorazione giunta in redazione del top di gamma Sony è quella bianca: per la cronaca, solo il fronte è bianco mentre il retro in alluminio è di fatto di color argento. Disponibili anche le nuance nero lime gold, rose gold e black. Ecco una rapida carrellata di foto del device, in ogni angolazione.

 

Display- Voto 9

Il display è uno dei pezzi forti di questo Sony Xperia X. Certo le sue dimensioni non sono generose, come oramai molti phablet in commercio ci hanno abituato. La risoluzione Full HD dello schermo è oramai uno standard, anzi un punto di partenza, ma è pur vero che questo device ha, come detto sopra, una diagonale di “soli” 5 pollici dunque la densità di pixel risulta davvero ottimale (441 ppi). Più che ottima dunque la resa ma è nella luminosità e nitidezza delle immagini che Sony davvero ha pochi eguali.

La tecnologia della componente è IPS LCD e nello specifico,  per il brand nipponico, quella Triluminos. Il risultato è alla portata degli occhi, per un’esperienza visiva davvero eccellente. Chiaro che questo tipo di schermo non tema affatto la luce diurna e dunque anche in una giornata assolata, mi è stato possibile utilizzare il device senza alcuna difficoltà di percezione. Guardare una galleria di foto e anche un video su questa componente, anche se di dimensioni ridotte, è davvero un piacere.

Processore – Voto 7

Da approfondire il discorso processore per questo device.  Il chip è un Qualcomm Snapdragon 650, un processore Quad-core 1.2 GHz Cortex-A53 in abbinamento ad un Dual-core 1.8 GHz Cortex-A72. Sulla carta, di certo, la scelta del produttore è da considerarsi infelice visto che, nello stesso momento del lancio, device concorrenti montavano, al contrario, un Qualcomm Snapdragom 820.

Sigle a parte, come si comporta effettivamente il motore di questo device? Per grosse linee, il risultato è più che soddisfacente. Durante i 10 giorni di prova dello smartphone, la risposta a funzioni e operazioni multiple è stata abbastanza buona. Per i più pignoli, si potrebbe dire però che il device, se  particolarmente stressato,  da qualche piccolo segno di cedimento, qualche lag ad esempio su particolari sessioni di gioco (testato su Asphalt 8). Tuttavia, si tratta di minime differenze che l’utente medio difficilmente userà e dunque,  a meno che la scelta non sia effettuata da un appassionato gamer sul mobile, la soluzione Xperia X è più che sufficiente,

Dalle parole ai numeri ineccepibili del test benchmark AnTuTu. Qui il device ottiene il punteggio di 80168. Di certo non il primo della classe, visto che scivola anche oltre la ventesima posizione rispetto alla concorrenza. Di seguito, una galleria di screen shot esplicativa dei risultati ottenuti.

 

Memoria – Voto 7

Se presa da sola, la RAM del Sony Xperia X, potrebbe essere considerata quasi ridicola. In effetti, 3 GB sono inferiori ai 4, divenuti oramai uno standard, per non parlare dei 6 GB di scena su molti top di gamma, anche low-cost sfornati daia produttori cinesi (vedi il OnePlus 3 ad esempio). Ad ogni modo, l’abbinamento effettivo con il Qualcom Snapdragon 650 sopra esaminato è più che sensato.

Per quanto riguarda la memoria interna, i 32 GB di spazio archiviazione proposto sono di certo pochi, ma il limite allo storage è di certo sopperito dalla possibilità di espansione con micro SD fino a 200 GB.

Audio – Voto 8

Come anticipato nella descrizione del device, gli speaker del Sony Xperia X sono posizionati al di sopra e al di sotto dello schermo. Entrambi frontali, sono dunque in una posizione ottimale per restituire un suono limpido. In effetti, è proprio così: ascoltare musica o guardare anche una clip e un film è anche un piacere per le orecchie, anche se con qualche limitazione. Buona la qualità del suono ma il volume massimo non è elevatissimo. Meglio non aspettarsi di ascoltare musica all’aperto, con qualche rumore esterno di troppo. Volume in uscita per le chiamate, anch’esso, senza nulla da eccepire.

Ascolto in cuffia: doverosa premessa, il sample arrivato in redazione non conteneva le cuffie ufficiali Sony. Ho testato l’audio con cuffie di terze parti è l’esperienza è stata assolutamente nella norma. Possibile, al contrario, che con gli auricolari originali, il risultato potesse essere superiore.

Fotocamera – Voto 8

Chi compra Sony, probabilmente, lo fa anche e soprattutto per l’esperienza fotografica. Considerando che gran parte dei sensori in uso sui principali top di gamma provengono dall’azienda nipponica, normale che ci si aspetti grandi risultati. E a mio avviso, questi ci sono. La definizione e l’ampia gamma di particolari  derivata da un grande sensore da 23 MP ci sta tutta. In diversi scatti ottenuti, in condizioni diverse di luminosità, ho potuto apprezzare la bontà della componente, senza se e senza ma.

La prima galleria di foto qui proposta è relativa ad alcuni panorami. Da notare un paio di scatti contro la luce del sole che pure non sono risultati affatto sbiaditi e senza colori. Anzi, ho potuto registrare anche degli effetti di luce particolari.

Passaggio ad una serie di macro e a qualche altro scatto particolareggiato. Prescelte foglie e dettagli di piante e prati per rendere bene la nitidezza degli scatti ma anche l’ampia gamma dei colori. Non c’è che dire sotto questo aspetto, il sensore mi ha proprio convinta. Consiglio di esplodere le foto in galleria per esaminarle, una ad una.

Prova del sensore da 23 MP del Sony Xperia X in notturna. Da precisare, 3 scatti su 4 presenti subito qui sotto, sono stati effettuati completamente al buio, senza la presenza di luci artificiali nelle immediate vicinanze. Focus sulle due immagini con la luna (nella realtà dei fatti un po’ velata). Qualche piccola sbavatura, di certo è imputabile alla presenza di uno stabilizzatore digitale e non anche ottico (in effetti su un top di gamma Sony, me lo sarei aspettata eccome). Nel complesso, tuttavia, in particolar modo, per lo scatto con soggetto fontana, la quantità di dettagli, è davvero buona.

Autonomia – Voto 8

Con un uso medio del Sony Xperia X sono arrivata anche a due giorni completi di autonomia del device, come testimoniato da uno degli screen shot qui presenti in galleria. Al contrario, con un uso più intenso del browser come dei social, ho raggiunto comunque sera, con qualche residuo di percentuale.

Anche sul Sony Xperia X (come sulla serie Xperia Z) continua ad esserci la cosiddetta modalità STAMINA per il risparmio energetico. Rispetto al passato, questa però è meno personalizzabile, nel senso che non si può magari scegliere un’applicazione/funzione  più importante da lasciare attiva, di contro a qualcosa di veramente inutile. Sta di fatto che però lo strumento per il rispemio di preziosa carica, continua a funzionare bene. Di seguito.sempre in galleria, quello che la modalità STAMINA consente di fare con una percentuale residua del solo 4%. Ancora 2 ore e mezza di utilizzo che diventano addirittura 7 ore con le modalità ULTRA  STAMINA.

Software  e lettore di impronte – Voto 8

Il lettore di impronte digitali del Sony Xperia X è molto preciso. Durante il periodo di test non ha mai perso un colpo nel riconoscimento. La posizione sul lato destro dello smartphone, di fatto sul pulsante di accensione, per me è ottimale, funzionale e anche pratica. Come per altri device, è possibile impostare più impronte, sempre con una procedura abbastanza intuitiva e veloce.

Diciamoci la verità, l’esperienza software del Sony Xperia X è quasi quella stock Android. Il sistema operativo con cui ora gia il device è Android 6.0.1 Marshmlallow e davvero non ci sono dubbi sul fatto che per questo device giungerà anche Android 7.0 Nougat.

Qualche plus dell’interfaccia Sony: di certo, da segnalare l’app PlayStation che consente di ottenere un’esperienza mobile  in abbinamento alla console dell’azienda nipponica. Funzione utile per i gamer, certamente. Tra le app proprietarie c’è poi anche What’s New, di fatto uno store dove trovare giochi e tool per gli utenti. Ancora utile Lifelog, una sorta di assistente alla salute che tiene conto delle attività svolte in giornata (passi compiuti come le calorie spese e molto altro ancora). Strumento già visto nella concorrenza ma qui abbastanza completo e anche funzionale. In ultima battuta, sottolineo anche l’app News con il feed delle ultime novità . Nella galleria qui sotto qualche esempio di schermata dell’interfaccia.

 

Prezzo

Il prezzo di uscita del Sony Xperia X è stato quello di 639 euro. Senz’altro un costo importante, considerando la mancanza, ad esempio di un processore Qualcomm Snapdragon 820. Ad ogni modo, al momento, sullo stesso sito della Sony, il device è acquistabile a 499 euro. Un valore a mio aprere assolutamente competitivo nel segmento. Il tutto considerando la qualità hardware di questo smartphone.

Conclusioni

Di certo il Sony Xperia X può essere considerata un buon smartphone. Plus innegabile sono la fotocamera e soprattutto il display. Un po’ meno il processore, la dotazione di memoria: nel complesso specifiche nella norma ma non all’altezza di molti concorrenti.

Il design restituisce un device di cui andar fieri in comitiva con amici e colleghi, pecato dunque solo per qualche sbavatura qua e là, ben compensata dall’attuale valore commerciale del dispositivo.

 

Pro

Design

Display

Fotocamera

 

Contro

Mancanza del Qualcomm Snapdragon 820

Stabilizzatore immagine solo digitale

 

Voto finale – 7,8