Terremoto, come aiutare il Centro Italia: messaggio WhatsApp a catena nel mirino, la grande beffa

Nota invita a non aiutare falsi imprenditori e commercianti, ma è una bufala. Cosa fare davvero.

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Oltre il danno la beffa. Se ti sei chiesto come poter aiutare le popolazioni del Centro Italia colpite dal recente terremoto, avrai di certo prestato attenzione al messaggio che gira su WhatsApp in queste ore. Un tentativo più che deplorevole di gettare discredito su iniziative reali di assistenza, nell’ottica di far ripartire intere città e paesi dopo la distruzione portata dal sisma.

La vicenda, tutta veicolata attraverso l’app di messaggistica più nota ossia WhatsApp, è questa: attraverso il solito messaggio a catena, si invitano tutti gli italiani a prestare estrema attenzione nei confronti di iniziative commerciali che hanno come oggetto i prodotti tipici delle zone colpite dal terremoto. In pratica, con la scusa del sisma, sempre secondo quanto riportato dalla nota condivisa, falsi imprenditori starebbero ricevendo bonifici e compensi per merci (salumi come prodotti dolciari e da forno) mai prodotti e che di fatto non verranno mai spediti. In pratica, malintenzionati avrebbero approfittato della situazione per intascare denaro grazie alla generosità dei più. Ma la verità è un’altra: per il momento, nessun raggiro è stato svelato e di fatto, le iniziative benefiche a favore dei commercianti produttori locali sono reali e non bufale.

Il messaggio WhatsApp in circolazione in queste ore (con i falsi consigli su come aiutare il Centro Italia dopo il terremoto) si maschera da smaschera-bufala ma questa in realtà non esiste: piuttosto, quanto in circolazione rischia di buttare discredito sulle iniziative reali in corso e limitare lo slancio di generosità di molti, impauriti dal fatto di poter incappare in qualche trappola.

Come sottolinea anche la pagina Facebook della Polizia postale Una vita da social, i consigli utili sono sempre gli stessi: diffida dalle catene WhatsApp in merito alla vicenda terremoto, queste nasconderanno spesso bufale o come in questo caso, bufale delle bufale ( più che opportuno, il giro di parole). Se desideri aiutare le popolazioni colpite dal sisma, contatta direttamente i rivenditori locali, sul web troverai siti di riferimento, indirizzi, localizzerai le singole aziende anche su Google Maps e in fase di pagamento, diffida da chi propone semplici ricariche di carte prepagate. Prediligi bonifici su conti bancari o acquisti con carte di credito in circuiti verificati. Per completezza, ecco il testo presente nell’app di messaggistica: stanne alla larga e non condividerlo come invece consigliato.

“FATE ATTENZIONE A MESSAGGI IN CUI VI SI CHIEDE DI ACQUISTARE PRODOTTI DALLE ZONE TERREMOTATE. di solito in questi messaggi c’è un elenco di Aziende con tanto di indirizzi email – siti web- e numeri di cellulare attraverso i quali è possibile fare acquisti per aiutare le famiglie che gestiscono tali aziende. peccato che …. CONTATTATA LA GUARDIA DI FINANZA del posto , HA CONFERMATO CHE CHE SI TRATTA CON MOLTA PROBABILITA’ (STANNO INDAGANDO) DELL’ ENNESIMA TRUFFA NON INVIATE SOLDI se non con i canali ufficiali e sopratutto, fate girare questo messaggio alle vostre conoscenze affinché non cadano nelle mani di questi IGNOBILI ! P.s. ho chiamato direttamente io alla GDF di Spoleto…sono esausti poverini…però almeno la gente proprio cretina non è e sta chiamando prima di acquistare. cercate di far girare il più possibile”.