Certo per gli incalliti giocatori di Pokemon Go, sarebbe l’ideale fare affidamento su mappe e tracker che segnalano i tanto amati “mostriciattoli” nelle vicinanze. Come noto, questo tipo di servizi (Pokevision su tutti) sono stati disabilitati poco dopo il lancio dell’applicazione in estate, per motivi di natura tecnica (visto che la loro presenza incideva e non poco sui server d Niantic, questa la motivazione ufficiale). Da allora qualcosa è cambiato e ci può attendere un aggiornamento di questa posizione da parte degli sviluppatori del gioco?
Analizzando i social, è incredibile la quantità di richieste che gli utenti fanno giornalmente a Niantic per la reintroduzione di tracker utili per Pokemon Go. Solo su Twitter, per intenderci, il numero di cinguettii all’indirizzo degli ideatori del gioco è impressionante: qualcuno chiede con pacatezza la reintroduzione dei servizi, qualcun altro pretende semplicemente ciò che sembra essere stato solo mal tolto ma che di fatto, è un “diritto di ogni giocatore”.
Niantic, dal canto suo cosa fa? Mi dispiace doverlo sottolineare ma proprio nessun utente al momento risulta aver ottenuto qualche risposta esaustiva. Non è affatto chiaro se qualche aggiornamento futuro di Pokemon Go possa garantire la reintroduzione di tracker ma con il silenzio assordante che ruota intorno alla vicenda, mi sento di escludere che entro fine anno ci sarà qualche novità in merito. Naturalmente, mi farebbe molto piacere smentirmi.
Interessante sottolineare come la mancanza di tracker ufficiali o di terze parti per Pokemon Go sia interpretato da molti anche come un sintomi del declino dell’app che, nel suo normale ciclo di vita, naturalmente, ora deve fare i conti con un netto calo di giocatori giornalieri. Sicuramente una discesa vertiginosa fisiologica ma è anche vero che un aggiornamento dell’app che introduca funzioni attese dal pubblico, non potrebbe che giovare. Scommetto che con qualche indicazione in più nel ritrovamento, gli utenti tornerebbero ad essere molti di più