Anche i nuovi Samsung Galaxy Note 7 sono soggetti ad esplosione? Questo è quanto emerge su bloombergquint.com, dove si parla di un esemplare certificato misteriosamente saltato in aria sotto gli occhi increduli del possessore (un abitante asiatico oltreoceano). Richiamata l’attenzione del produttore, questi avrebbe voluto ritirare l’unità per esaminarla, ma il ragazzo ha preferito rifiutarsi preoccupato che l’azienda potesse insabbiare la cosa in qualche modo.
ATL China (che tra l’altro rifornisce da sempre anche Apple) sarebbe dovuta intervenire per risolvere il problema del Samsung Galaxy Note 7 (da lì l’enorme campagna di richiamo da 2 miliardi di dollari), ma così potrebbe non essere stato. Usiamo il condizionale in quanto un solo episodio non è da considerarsi un caso; tuttavia, se dovessero registrarsi altri accadimenti come questo il danno d’immagine per l’azienda sudcoreana si rivelerebbe fatale.
D’altro canto, non possiamo ignorare che anche in Cina, mercato che dovrebbe vantare solo esemplari sicuri, alcuni utenti hanno lamentato un eccessivo riscaldamento di alcuni modelli. Come si motiva tutto questo? L’azienda sudcoreana dovrà dare un bel po’ di spiegazioni, nella speranza non si susseguano episodi come quello di cui sopra. A quel punto il produttore non saprebbe più che pesci prendere, costretto come sarebbe ad una nuova campagna di richiamo (che si ripercuoterebbe con il peso di un macigno sulle finanze, già provate dalla prima ondata di ritiri).
Un discorso che non mancheremo di riprendere a tempo debito, non appena avremo a disposizione nuove informazioni a chiarimento del quadro (speriamo davvero si sia trattato di un episodio sporadico, non direttamente collegato al problema principale). Voi personalmente sentite di poter accordare fiducia al produttore? Il Samsung Galaxy Note 7, nonostante tutto, vi convince?