Esplosione Samsung Galaxy Note 7, ritiro anche in Cina

L'esopopea relativa al Samsung Galaxy Note 7 sembra destinata a non finire a giro stretto

Samsung Galaxy Note 7

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Ancora un polverone enorme intorno al Samsung Galaxy Note 7, la polemica non accenna a placarsi, anzi viene alimentata di giorno in giorno da notizie di pseudo esplosioni individuate in ogni parte del mondo. Adesso è toccato alla Florida farsi teatro di una nuova tragedia, dove un esemplare avrebbe causato un incendio di grosse proporzioni in autostrada in seguito alla sua deflagrazione sul sediolino del passeggero.

Roba davvero grossa, che ha costretto l’azienda sudcoreana a ritirare il Samsung Galaxy Note 7 dal mercato, per un richiamo di più di 2.5 milioni di unità ad una settimana dalla messa in vendita ufficiale.

La questione ha di recente toccato anche la Cina, dove, nonostante fossero stati commercializzati modelli dotati di batterie realizzate da ATL (non soggette ad esplosioni), la divisione locale ha deciso di intervenire comunque vista la vendita di alcuni esemplari muniti di batterie prodotte da Samsung SDI (quelle potenzialmente a rischio).

Le unità in questione sono state smistate prima ancora del lancio, ecco il perché del richiamo. I pezzi dovrebbero ammontare a 1858 di numero, ma, data la pericolosità della questione, il produttore non ha potuto fare altro che estendere la stessa politica di richiamo anche alla Repubblica Popolare Cinese. La sicurezza degli utenti prima di tutto, già fin troppo esposta a rischi ingenti nell’ultimo periodo.

Tutti quelli che hanno acquistato il Samsung Galaxy Note 7 dopo il lancio ufficiale presso il mercato cinese possono dormire sonni tranquilli. In ogni caso, speriamo la situazione possa risolversi al più presto per ogni singolo mercato, la questione sta davvero sfuggendo di mano, il produttore ci sta rimettendo la faccia, questo è stato un durissimo colpo, da cui sarà estremamente difficile riprendersi senza ripercussioni (meglio chiudere la cosa con immediatezza).