La notizia di oggi è senz’altro quella della multa miliardaria che Apple dovrà pagare per risarcire l’Irlanda delle tasse non pagate in questi anni, almeno secondo la Commissione europea. Ecco i dettagli relativi alla storica sanzione alla vigilia della presentazione dll’iPhone 7 prevista per il giorno 7 agosto.
Qual è la colpa di Apple? Il governo irlandese avrebbe garantito ad Apple, da tempo presente nel paese con le sue sedi, di godere di condizioni fiscali favorevoli. La Commissione europea non permette una simile pratica perché oggettivamente contro la libera concorrenza: di qui la multa di ben 13 miliardi di euro, retroattiva dal 1991, che dovrebbe risarcire il paese del vecchio continente del mal tolto.
Come ha reagito Apple nella persona del CEO Tim Cook? La sua difesa all’azienda eredita da Steve Jobs è davvero accorata: la nota ufficiale, presente sul sito Apple, è lunghissima. Un excursus storico che parte ben 36 anni or sono, quando il fondatore dell’azienda di Cupertino arrivo in Irlanda con l’intenzione di insediare a Cork un primo polo produttivo. I tempi poi hanno richiesto una delocalizzazione verso il mondo asiatico, dunque in Cina, ma nel comunicato, si sottolinea il fatto dal primo investimento, ora si da lavoro a ben 6000 dipendenti.
Bando alle premesse, Tim Cook chiarisce, a suo modo, di non aver mai richiesto né ricevuto alcun trattamento di favore in Irlanda o altrove. Poi, il monito alla Commissione europea colpevole, secondo il CEO, di essersi posta al di sopra delle autorità nazionale in materia fiscale, cosa a suo parere fin troppo restrittiva e non giusta.
La vicenda è destinata a non esaurirsi nel breve periodo: nonostante la pronuncia della Commissione, non è detto che Apple risponda immediatamente con un suo miliardario risarcimento. Soprattutto, il regime fiscale favorevole nella sola Irlanda si è concretizzato un? Spazio a nuovi approfondimenti e analisi.