Come bloccare servizi a pagamento non richiesti Vodafone, TIM, 3 Italia e Wind: guida definitiva

Fondamentale il servizio di SMS barring: di cosa si tratta e come attivarlo, operatore per operatore.

Servizi a pagamento non richiesti

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Argomento sempre caldo quello del blocco dei servizi a paggamento non richiesti agli operatori Vodafone, TIM, 3 Italia e Wind: non c’è operatore che si salvi dalle innumerevoli casistiche di clienti insoddisfatti di dover pagare qualcosa che, in effetti, non trovano affatto utile, anzi, addirittura “fastidioso”.

Sulla questione è tornata recentemente la pagina Facebook Una Vita da Social della Polizia italiana per mettere in guardia chiunque da costi maggiorati sulla normale spesa mensile telefonica. Ecco come procedere, operatore per operatore. Prima di scendere nei dettagli, tuttavia, è utile sapere che contro i servizi a pagamento non richiesti, è possibile applicare il cosiddetto “barring SMS”: si tratta di un servizio che, in pratica, blocca qualsiasi SMS a costo aggiuntivo, quelli a pagamento che di solito giungono con numero in decade 4x (in particolare 43, 44, 46, 47, 48 e 49). Le notizie riguardano di solito l’argomento oroscopo, chat, meteo, gossip e attualità, ricette e altro ancora.

Se sei un cliente TIM e stai ricevendo SMS relatibi a servizi a pagamento, la prima cosa da fare è quella di chiamare il numero di assistenza 119  e richiedere di inserire il numero del mittente del messaggio di testo in una tua black list personale.

Caso Vodafone: attraverso il numero 190, potrai richiedere l’attivazione del servizio barring SMS su menzionato, appunto. La stessa operazione potrà essere effettuata attraverso l’aerea Fai da te. Procedura pressoché identica per Wind con stessa  richiesta al 155 o nella sezione privata del proprio account personale.

In ultima battuta, se sei un cliente 3 Italia, chiedi sempre l’attivazione del barring SMS al 133 o procedi nella stessa direzione loggandoti al sito dell’operatore con nome utente e password personali. Spazio anche alla procedura per Postemobile: in questo caso, l’operazione è un po’ più farraginosa, visto che bisognerà inviare modulo apposito di richiesta presente sul sito Poste.it  via fax o via posta tradizionale.