La presentazione del Samsung Galaxy Note 7 risale ormai a sei giorni fa, mentre per poterlo toccare con mano sul mercato italiano dovremo attendere lo scorcio iniziale del mese di settembre, ma in questo periodo possiamo già prendere in esame alcuni aspetti che rendono e renderanno unico il phablet di sesta generazione. Ad esempio, ritenere che il display Always On abbia le stesse caratteristiche di quello che abbiamo conosciuto a febbraio con il Samsung Galaxy S7 sarebbe un grosso errore.
In cosa si differenzia questa particolare funzionalità? Diversi i fattori da prendere in considerazione, a partire dalla questione dell’autonomia. Utilizzare il display Always On a bordo del Samsung Galaxy Note 7, infatti, vuol dire andare incontro ad un consumo inferiore all’1% ogni ora per la batteria dello smartphone. Andando oltre, poi, emerge la capacità del device di farci visualizzare le note senza dover sbloccare lo smartphone. In tal senso, dovremo preventivamente metterle in primo piano ed il gioco sarà fatto.
A questo aggiungiamo la possibilità di visualizzare gli eventi in calendario, oltre ad aver accesso rapido ad alcune applicazioni, senza tralasciare tutte le personalizzazioni messe a nostra disposizione per quanto concerne orologio, immagini e calendari. I primi test effettuati con il Samsung Galaxy Note 7, del resto, sono stati estremamente positivi per tutti coloro che volevano testare i punti di forza del nuovo Always On.
Migliorare un aspetto che già con il Samsung Galaxy S7 aveva ottenuto consensi su larga scala non era semplice, soprattutto per quanto riguarda la faccenda relativa alla durata della batteria, ma i presupposti con cui si sta presentando il Samsung Galaxy Note 7 sono assolutamente interessanti. Staremo a vedere quale sarà il suo impatto sul mercato al momento del lancio ad inizio settembre.