Al Giffoni Film Festival 2016 Cristiana Dell’Anna “Patrizia mi ha insegnato a non avere paura”

L’attrice resa famosa dal personaggio di Gomorra si racconta ai ragazzi di Giffoni. Il rapporto con gli altri protagonisti, da Fortunato Cerlino a Salvatore Esposito. E il lavoro coi registi, in particolare Francesca Comencini. E adesso l’attende una parte nel prossimo film di Alessandro Siani: “Un ruolo comico, per staccarmi da Patrizia”.

Al Giffoni Film Festival 2016 Cristiana Dell’Anna

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Cristiana Dell’Anna ha voluto fortemente Gomorra. Ci aveva già provato con la prima serie, ma fu scartata a un provino per un ruolo minore. “Quella volta non mi richiamarono nemmeno per dirmelo”, ricorda sorridendo nel suo incontro con i ragazzi del Giffoni Film Festival. “Per la seconda serie invece ebbi subito l’intuizione che Patrizia sarebbe stato il mio personaggio. Doveva esserlo. Una volta ottenuta la parte, mi sono trovata catapultata su un set dove tutti erano amici e io ero l’ultima arrivata. Il primo giorno – continua Cristiana – ero terrorizzata, anche perché i tempi di lavorazione erano frenetici. La notte successiva non ho dormito, ma poi ho trovato subito la chiave giusta, e grazie all’ironia mi sono inserita in quel gruppo fantastico”.

Per Cristiana Dell’Anna è determinante interagire con gli altri attori per capire la natura di una scena e del suo personaggio. “Sfrutto sempre molto quello che mi rilanciano i colleghi, recito reagendo a loro. Ricordo la scena del primo confronto col Genny Savastano di Salvatore Esposito. Lui è una figura imponente, con una voce minacciosa: ma il segreto del mio personaggio in quel momento stava nel non farsi intimorire. Proprio come mi aveva suggerito Claudio Cupellini, ed è bastato quello per trovare la chiave giusta”.

Gomorra risente naturalmente anche dello stile dei diversi registi: “È stato molto bello lavorare con Francesca Comencini – continua Cristiana Dell’Anna –, lei è molto attenta a alla fase che precede una scena, tutto quello che non si vede. Riguardo al primo incontro con Pietro Savastano, Francesca ha dedicato molto tempo per spiegarmi il complesso bagaglio di sentimenti e motivazioni che erano dietro il mio personaggio in quel frangente. Ed è un metodo di lavoro che aiuta tantissimo l’attore”.

Un tema che non poteva non emergere era il confronto tra Cristiana e Patrizia. “Il personaggio insegna sempre tantissime cose all’attore. Bisgona prima di tutto trovare un punto di contatto col ruolo, altrimenti non puoi interpretarlo. Devi entrare nella sua psicologia. Prendiamo una scena molto delicata, il confronto con Pietro Savastano in cui Patrizia dice “io non potrei mai fare la controfigura di un fantasma”, riferendosi a donna Imma, la prima moglie del boss”. Lì ho davvero capito le motivazioni di Patrizia, il senso di insoddisfazione di una giovane donna costretta a sacrificare tutta la sua vita per la famiglia, una donna priva di alternative. E allora coglie quest’occasione per cambiare, avvicinandosi a un uomo che rappresenta il suo lato oscuro. Non voglio dire – continua Cristiana Dell’Anna – che bisogna giungere a giustificare il proprio personaggio, ma capirlo sì. È indispensabile. E quando lo fai arrivano dei regali inattesi. Perché il tuo personaggio ti insegna a fare cose di cui non pensavi di essere capace. A me Patrizia ha insegnato a non avere paura”.

Nell’immediato futuro di Cristiana Dell’Anna, oltre alla nuova serie di Gomorra, anche una parte nel prossimo film di Alessandro Siani: “È un ruolo comico, l’ho voluto proprio per staccarmi da Patrizia”. E ai ragazzi che le chiedono cosa bisogna fare per diventare attore dice: “Studiate, leggete, frequentate l’Accademia se potete. E buttatevi. Non avete occasioni? Createvele, oggi si può fare partendo anche dal web, guardate per esempio cosa hanno fatto i The Jackal. E alla fine incrociate le dita, perché ci vuole sempre fortuna”.