Che il Samsung Galaxy Note 4 sia ancora il top di gamma del segmento (dal momento che il Note 5 non ha mai messo piede ufficialmente in Italia) è un dato di fatto, anche per questo stentiamo nel riuscire a capire come mai il produttore abbia deciso di trattarlo così tanto alla leggera.
La diffusione di Android MarshMallow 6.0.1 prosegue, anche se a rilento: speriamo proprio maggio sia il mese decisivo per l’internazionalizzazione dell’aggiornamento, così come annunciato dall’operatore Telus (trovate qui l’articolo di riferimento).
Nel frattempo, rifacendoci alla tabella di live.samsung-updates.com, dove siamo soliti documentarci per la precisione e la tempestività con cui vengono pubblicati gli ultimi firmware disponibili, abbiamo potuto constatare che il pacchetto insiste nella sua diffusione a bordo dei Samsung Galaxy Note 4 con processore Exynos, lasciando letteralmente indietro gli esemplari mossi dallo Snapdragon 805, che corrispondono anche ai modelli commercializzati nel nostro Paese.
In ultimo, l’upgrade pare abbia fatto la propria comparsa nelle regioni del Caucaso, nel Kazakistan ed in Russia, tutti con lo stesso pacchetto siglato N910CXXU2DPCB, contraddistinto dalla date build 28 marzo 2016 (all’interno è presente la patch di sicurezza di aprile).
Speriamo proprio il Samsung Galaxy Note 4 di nostra competenza possa seguire le orme del Galaxy S5, visto lo spuntare in giornata delle prime segnalazioni relative al rilascio dell’OTA (Over-The-Air) di Android MarshMallow per quel che riguarda i brandizzati Vodafone (contiamo di darvi notizie circa la disponibilità del link al download del firmware già a partire dalle prossime ore).
Che tocchi adesso al Samsung Galaxy Note 4, o per lo meno a giro stretto? La sensazione è questa, speriamo davvero di non sbagliarci, almeno non di molto. Voi che idea vi siete fatti in merito?