Sebbene l’uscita dell’iPhone 7 sia lontana, i primi a parlare di quelli che saranno i risultati di vendita del melafonino di punta del 2016 sono gli analisti. In effetti, le loro sono solo delle previsioni ma corredate da dati scientifici, sondaggi che potrebbero avvicinarsi molto alla realtà dei fatti in scena fra qualche mese.
La prima a parlare del più che probabile successo dell’iPhone 7 è Simona Jankowski, analista senior della Goldman Sachs. L’esperta è giunta alla sua prima conclusione, ossia che la domanda per il prossimo smartphone progettato da Cupertino sarà elevatissima. Non un’opinione personale ma quanto trapelato da un primo sondaggio condotto negli Stati Uniti su un campione di 1000 intervistati, con età superiore ai 18 anni.
La Jankowski, sulla base dei risultati dello studio, ha scoperto che “solo” il 17% degli intervistati ha intenzione di acquistare un melafonino nei prossimi 3 mesi. Tutti sono proiettati, al contrario, su cosa arriverà in autunno, visto che ben il 44% del campione ha invece apertamente confermato di attendere l’iPhone 7 (tutto a discapito del recentissimo iPhone SE, mi verrebbe anche da dire che continua ad essere una scelta fin troppo di nicchia)-
Qualche dettaglio sul campione: ben il 70% afferma di essere fiero possessore di un iPhone, mentre il restante 30% è prevalentemente pubblico Android. L’analista della Goldman Sachs inviata a riflettere su un dato davvero significativo: un terzo degli individui che si sono detti pronti a comprare l’iPhone 7 possiedono un precedente melafonino da meno di un anno. Sembrerebbe proprio che il ciclo di vita di un prodotto Apple sia sia ridotto ma ciò è di certo frutto dei nuovi piani abbonamento previsti dagli operatori mobili, quelli che consentono (senza particolari vincoli) di cambiare i top di gamma ogni 12 mesi.
Insomma, le prime voci relative all’iPhone 7 convincono: mi riferisco ad un design sostanzialmente identico all’iPhone 6S ma più sottile, senza le bande delle antenne e jack audio, passando naturalmente per il nuovo chip A10 e un 3D Touch di nuova generazione. Tanto basta per stuzzicare l’appetito.