iPhone 6 è ancora il migliore: solo al secondo posto il 6S

Apple riduce del 10% gli ordini per iPhone 6S. Le previsioni per le vendite sono a favore dell’iPhone 6.

iPhone 6

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L’iPhone 6 continua a regnare: nonostante gli ottimi risultati di vendita del nuovo 6S nel primo weekend dal lancio,   i numeri ottenuti l’anno scorso risultano essere decisamente maggiori, almeno stando alle previsioni. Apple avrebbe infatti tagliato gli ordini dei componenti del melafonino 2015 del 10%.

Il taglio è dovuto alla scarsa domanda di nuovi iPhone 6S rispetto alle aspettative iniziali, e si prevede che vengano vendute meno di 80 milioni di unità per questo trimestre e tra i 55-60 milioni per il primo del 2016. La banca Credit Suisse, inoltre, ha ridotto le proprie stime relative ad iPhone per il 2016 da 242 a 222 milioni.

Il motivo di ciò si presume sia innanzitutto a causa della poca innovazione del nuovo dispositivo, rispetto all’iPhone 6 che invece l’anno scorso ha portato con se diverse novità, con design rivisto, display maggiorato ed una variante, l’iPhone 6 Plus, caratterizzato da uno schermo ancora più grande. Il nuovo Force Touch d’altra parte, per quanto possa rappresentare una caratteristica innovativa, è sfruttato da poche app per cui è vista dagli utenti non come una funziona necessaria e utile ma come una chicca interessante di cui poter tranquillamente fare a meno.

Per quanto riguarda invece il motivo per cui l’iPhone 6S ha superato il record di vendite nel weekend di lancio registrato l’anno scorso da iPhone 6, è dovuto al fatto che i nuovi modelli sono stati lanciati in concomitanza anche in Cina. Solo in questo mercato e solo nella prima settimana sono state registrate circa 3 milioni di unità vendute.

Tutto ciò indicherebbe quindi che sul trono delle vendite resta il buon “vecchio” modello e che probabilmente i suoi possessori stiano aspettando l’arrivo del nuovo iPhone 7. Staremo a vedere se l’iPhone 6S riuscirà a ribaltare la situazione e spodestare l’iPhone 6 con il periodo natalizio e con il prossimo Black Friday, grazie al quale solitamente si registra un enorme boom di vendite.