Se possiedi un HTC One M9 o altro dispositivo del produttore, apri bene le orecchie perché quanto annunciato in queste ore ti riguarda molto da vicino. Mi riferisco alle parole pronunciate da Jason Mackenzie, presidente HTC America. Non uno qualunque insomma.
Chi acquista un top di gamma, vorrebbe sempre vederlo aggiornato, al passo con le ultime major release del sistema operativo e soprattutto sicuro. Proprio in merito alla privacy e alla protezione dei dati personali, il responsabile del brand ha fatto la sua dichiarazione, prospettando update più rari rispetto a quelli della concorrenza.
Avrai certo sentito parlare di Stagefright, la vulnerabilità che (in potenza) potrebbe colpire ben il 95% dei telefoni Android, HTC One M9 compreso dunque. Ebbene, di fronte alla minaccia che a fronte della ricezione di un banale MMS mette in pericolo tutti i dati personali dei device, altri produttori come Samsung ed LG hanno dato la loro parola per aggiornamenti costanti e frequenti, nell’ordine di uno ogni mese.
Per l’HTC One M9 nessun aggiornamento mensile o semplice bug fix. In poche parole, Jason Mackenzie ha definito le promesse dei concorrenti irrealistiche, impossibili da mantenere. Nell’ottica di non prendere in giro la propria utenza, meglio essere più concreti e rassicurare i propri clienti sulla disponibilità di aggiornamenti, ma non con la frequenza attesa.
La politica intrapresa da HTC per il suo One M9 in primis e di seguito anche per i device più datati e meno costosi potrebbe mettere in pericolo milioni di smartphone in tutto il mondo? Difficile escluderlo del tuto visto che di fronte a malware aggressivi proprio come Stagefright, la velocità con cui gli sviluppatori propongono la loro soluzione è fondamentale. D’altra parte è anche vero, come sottolineato da Mackenzie, che le promesse di LG e Samsung saranno difficili da mantenere: la loro sarà stata pura strategia di marketing? Probabilmente si e di certo la sincerità del produttore HTC non sarà altrettanto gradita al grande pubblico.