Doccia fredda per HTC One M8 ed M7, ma la politica sugli aggiornamenti è giusta

Importanti dichiarazioni di McKenzie sulla questione dello sviluppo software. Ecco perché HTC fa bene a seguire questa strada

HTC One M7

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La questione sicurezza è da sempre un tema molto delicato per il mondo Android e la faccenda non può non coinvolgere top di gamma come l’HTC One M9 e l’HTC One M8, ad oggi i device più popolari tra quelli commercializzati in questi anni e protagonisti di continue richieste d’informazione da parte degli utenti.

Spesso e volentieri, infatti, dagli utenti viene richiesto quando verrà reso disponibile un determinato aggiornamento il cui compito sia quello di assicurare migliori standard in termini di sicurezza. Di recente l’azienda ha cercato di fare chiarezza una volta per tutte sulla faccenda, affermando un principio cardine della sua linea. Stiamo ovviamente parlando del rollout di nuovi pacchetti software per rispondere alle minacce che giungono con frequenza crescente dagli sviluppatori:

“Ci impegneremo per gli aggiornamenti mensili, ma è irrealistico per chiunque dire garantito ogni mese”.

Insomma, più chiaro di così si muore. Personalmente ritengo giusto un approccio di questo tipo, anche se so che sbilanciandomi in questo modo non otterrò certo un applauso da chi ha scelto un HTC One M8 ed un HTC One M9: meglio concentrarsi su un rollout “una tantum“, facendo un lavoro scrupoloso ed eliminando tutte le questioni inerenti il problema sicurezza di quel determinato periodo storico, piuttosto che definire in modo aprioristico una periodicità in termini di rilasci, magari solo per accontentare il pubblico in modo apparente.

Innegabile che alcuni modelli datati di HTC avrebbero dovuto ricevere qualche aggiornamento in più, ma a mio parere un pacchetto software va rilasciato solo nel caso in cui ci sia un’effettiva necessità per gli utenti. Anche nel caso in cui abbiate scelto di acquistare top di gamma come gli HTC One M8 e gli HTC One M9.