Il Samsung Galaxy Note 3 in questi anni è stato a mio parere uno dei dispositivi che ha fatto sorgere meno lamentele tra i suoi possessori. Sia in termini di prestazioni, anche quando il phablet di terza generazione per forza di cose non poteva più essere considerato tra i più potenti sul mercato (fermo restando che ancora oggi si difende alla grande), sia per quanto riguarda la sua tenuta una volta ricevuti importanti aggiornamenti software.
Certo, quanto detto dovrebbe essere la normalità per tutti gli smartphone, soprattutto quelli che richiedono esborsi in denaro particolarmente significativi, ma chi segue da vicino questo mondo sa bene che il Samsung Galaxy Note 3 rappresenta una vera e propria eccezione. Detto questo, mi sorprende poco il verdetto al quale è giunto proprio in queste ore un sito americano, che ha analizzato il grado di soddisfazione da parte degli utenti che dispongono di uno degli smartphone di ultima generazione (o quasi).
Stiamo parlando dell’analisi condotta da ACSI (American Consumer Satisfaction Index), il cui campione è piuttosto significativo visto che parliamo di 70mila persone, mentre il test sul campo risale allo scorcio iniziale del 2015. Per intenderci, prima che top di gamma di quest’anno come il Samsung Galaxy S6 e l’HTC One M9 irrompessero sul mercato.
A comandare la classifica è il Samsung Galaxy Note 4, che ha ottenuto un punteggio pari a 86 su 100, mentre alle sue spalle troviamo proprio il Samsung Galaxy Note 3 a 82. Gli stessi punti di dispositivi ben più quotati (come nel caso del Samsung Galaxy S5), o comunque lanciati sul mercato un anno dopo (chiaro il riferimento all’iPhone 6 e all’iPhone 6 Plus). A questo aggiungo che la statistica riguarda il mercato americano, dove in teoria Apple dovrebbe giocare in casa. Not bad caro Note 3.