Possibile rivoluzione dall’iPhone 6 al 6S: perché il prossimo melafonino costerà di più?

Ancora rumors sullo smartphone più chiacchierato del momento. Saranno davvero questi i veri plus del nuovissimo iPhone?

iPhone 6S

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Le ultime indiscrezioni relative all’iPhone 6S ci parlano di due grosse novità rispetto a quanto abbiamo avuto modo di osservare con l’acclamato iPhone 6 in questi mesi, almeno secondo quanto riportato da una fonte solitamente attendibile come TrendForce.

Sto parlando del passaggio ad una RAM più performante (tradotto in soldoni, l’iPhone 6S dovrebbe godere del supporto di 2 GB di memoria RAM), ma soprattutto di un taglio minimo di memoria pari a 32 GB e non più 16, con una serie di considerazioni a margine che a mio parere non possono essere tralasciate. Nemmeno in questa fase in cui blog come il nostro vivono per forza di cose di sole indiscrezioni.

Quanto alla RAM, il possibile passaggio alla cosiddetta LPDDR4 avrebbe effetti davvero interessanti per gli amanti della mela, in quanto ci si azzererebbe quel gap rispetto ai top di gamma Android che nel corso degli ultimi anni si è venuto a creare soprattutto tra l’opinione pubblica. Al dì là dei risultati emersi con i vari benchmark di settore.

Risultato? Ovviamente ne guadagnerà la praticità e l’estetica del nuovo iPhone 6S, a patto che le indiscrezioni di questi giorni vengano confermate al 100%. Allo stesso tempo, però, è inevitabile pensare ad un discreto incremento dei costi per gli utenti. Anche se in misura ridotta.

Apple deve cercare di non discostarsi troppo dalla concorrenza, proponendo dei costi per gli utenti che non risultino “inaccessibili” anche a coloro che hanno sempre dato fiducia all’azienda nel corso degli ultimi anni, ma è impossibile che elementi come quelli citati in precedenza non abbino degli effetti che andranno ad incidere sul prezzo finale del nuovo iPhone 6S, in primis in riferimento al taglio minimo di memoria disponibile. Non trovate anche voi?