Giro d’Italia scandalo. Doping e razzismo

Non si può chiamare Giro d'Italia una corsa che ignora completamente il Sud. Giro delle Alpi, Giro della Padania, Giro come vi pare ma non Giro d'Italia fino a quando non toccherà tutte le regioni italiane

Il Giro d'Italia negato per il Meridione

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Il Giro d’Italia è un bluff razzista. La popolare manifestazione ciclistica ha cominciato il suo tragitto, ma non è un vero Giro d’Italia, bensì di un pezzo d’Italia. Il Sud è completamente cancellato.

Quando penso al Giro d’Italia penso ad una competizione che davvero faccia compiere ai ciclisti un giro completo dello Stivale. Da Lampedusa all’estremo confine settentrionale alpino. Dal Sud al Nord Isole comprese. Invece il tragitto del Giro d’Italia, che pure dura tre settimane ed è lungo 3.481,8 chilometri, ignora clamorosamente il Sud Italia. La tappa più meridionale del sedicente Giro d’Italia è la campana San Giorgio del Sannio. Milioni di cittadini, intere regioni sono clamorosamente cancellate dalla cartina sportiva del Paese. E questo sarebbe un Giro d’Italia, il grande romanzo popolare dell’Italia che si univa nell’applauso ai lavoratori del pedale ? Il Giro d’Italia raccontato mirabilmente dal poeta Alfonso Gatto, dal giornalista Sergio Zavoli che attraverso il passaggio della carovana rosa riuscirono  a descrivere l’Italia del Dopoguerra e del miracolo economico?

Il tragitto 2015 del Giro d’Italia è l’ennesima dimostrazione della lacerazione profonda esistente tra il Nord ed il Sud del Paese. Una lacerazione sociale, economica ed anche sportiva. Ospitare una tappa del Giro d’Italia costa tantissimo alle amministrazioni locali ed il Sud proprio non ce la fa a sostenere simili oneri. Ma è giusto che il denaro pubblico debba esser utilizzato per finanziare una manifestazione razzista e discriminatoria? Lo chiamino Giro di mezza Italia, Giro delle Alpi e Dolomiti, Giro della Padania. Ma la smettano di abusare del Giro d’Italia che l’Italia dimentica per oltre la metà.

Il ciclismo ha già perso molta credibilità per il dilagare del doping. Con questo tragitto razzista ed antimeridionale  il Giro d’Italia uscirà definitivamente dal cuore di milioni di sportivi che pure avrebbero salutato con piacere il passaggio della carovana ché le montagne ed i percorsi impegnativi non mancano anche nel Meridione. Né manca la passione sportiva. Purtroppo mancano i soldi ed il Giro d’Italia ce lo sbatte in faccia impietosamente. Ed allora mai più Giro d’Italia fino a quando nel tragitto non saranno toccate tutte le regioni italiane.