Ricaricare la batteria del Samsung Galaxy S6 in 1 minuto? Tutto sulle batterie agli ioni di alluminio

L'autonomia degli smartphone moderni è sempre stato un tallone d'Achille ma, in futuro, le cose potrebbero cambiare. Un gruppo di ricercatori della Stanford University ha realizzato un prototipo funzionante di batteria agli ioni di alluminio che si ricarica in un minuto.


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L’impegno di Samsung nel progettare, e realizzare poi, il nuovo Galaxy S6 è evidente: design leggero, curato, hardware mostruoso – FinFET a 14nm, 64bit, passando per i 3GB di RAM LPDRR4 e poi le fotocamere, con la posteriore da 16 megapixel con flash LED e lente luminosa da f/1.9, stabilizzazione ottica e un nuovo meccanismo di messa a fuoco continuo che garantisce ottimi risultati; quella anteriore da 5 megapixel e lente f/1.9 anch’essa.

Ma non è tutto oro quello che luccica: la batteria del Galaxy S6 Edge è da 2.600mAh, contro i 2.550 del Galaxy S6 Flat. Il discorso autonomia di “Project Zero” è assai delicato: con appena 10 minuti di carica si ottengono fino a 4 ore di autonomia aggiuntiva – tralasciando il discorso wireless che è sicuramente comodo. Purtroppo, l’autonomia non è delle migliori. Sta di fatto che questa è limitazione, bisogna dirlo, che grava su tutti i nostri smartphone.

La situazione potrebbe presto cambiare: un gruppo di ricercatori della Stanford University ha infatti realizzato un prototipo funzionante di batteria agli ioni di alluminio che si ricarica in un solo minuto. Ecco le caratteristiche: basso costo, ciclo di vita lungo rispetto alle attuali batterie – che durano un anno circa – e ricarica rapidissima.

Il prototipo di batteria agli ioni di alluminio

“Ultrafast rechargeable aluminum-ion battery”, ma con un problema: l’impiego dell’alluminio garantisce, ad oggi, un voltaggio piuttosto basso – per ora solo 2 volt.

Nella rivoluzionaria batteria l’alluminio va a formare l’anodo, ossia il polo negativo, mentre il catodo, ossia il polo positivo sarà costituito da nanocarbone, cioè un foglio di grafite, la quale gestisce al meglio il flusso di elettroni.

I due elettrodi, anodo e catodo, sono immersi in una soluzione salina non infiammabile, liquida a temperatura ambiente – elettrolita liquido ionico – e il verrà rivestito da un sacchetto flessibile in polimeri. Il problema del surriscaldamento e autocombustione, tipico delle batterie al litio, è ormai arginato. Inoltre, la batteria agli ioni di alluminio, ha raggiunto quota 7500 senza effetti collaterali sull’autonomia. Una comune Ioni di Litio arriva massimo a 1.000 cicli.

Una delle caratteristiche tecniche che richiedono maggiore energia è senza ombra di dubbio il display, soprattutto alla luce delle nuove esigenze del mercato, che pretende una diagonale sempre maggiore. Galaxy S6 e Note 4 sono degli esempi. “Migliorando il materiale del catodo si potrà eventualmente incrementare la densità di energia e il voltaggio”, ha aggiunto Hongjie Dai, docente di chimica alla Stanford.

“Un’altra caratteristica interessante è la flessibilità”, ha spiegato il ricercatore Ming Gong. “Puoi piegarla e avvolgerla, quindi potenzialmente può essere usata per dispositivi flessibili. L’alluminio è anche un metallo più economico del litio”. Il grande vantaggio dell’alluminio è quello di essere riciclabile al 100% al prezzo del 5% dell’energia necessaria alla produzione di alluminio primario.