Windows 10 gratis per copie pirata: spuntano le prime limitazioni

Microsoft di certo non poteva appoggiare l'utilizzo di software pirata, arrivano le precisazioni


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Solo ieri ti avevamo parlato della possibilità di scaricare gratuitamente l’aggiornamento a Windows 10 anche per gli utilizzatori di copie pirata di Windows 7 e 8. All’indomani della notizia, che ha fatto il giro del web in lungo e in largo in poche ore, giungono già le prime precisazioni che un po’ ridimensionano la faccenda.

Ci riferiamo alle dichiarazioni rilasciate da alcuni portavoce di Microsoft, volte a chiarire le parole pronunciate da Terry Myerson.

Intercettato da ArsTechnica, un rappresentate aziendale ha affermato:

Se un dispositivo veniva considerato non genuino o con una licenza contraffatta prima dell’aggiornamento, il dispositivo continuerà ad essere considerato non genuino o con licenza contraffatta dopo l’aggiornamento“.

Un altro portavoce, contattato da VentureBeat, ha ulteriormente ribadito la questione:

Una copia di Windows non genuina non è fornita direttamente da Microsoft. Non è concessa in licenza o supportata dalla società, né dai partner commerciali. Secondo gli esperti, l’uso di software piratato, comprese le copie non originali di Windows, presenta un più elevato rischio di malware, frodi (furti di identità, dei dati della carta di credito, etc), esposizione pubblica delle informazioni personali e un più elevato rischio di prestazioni scarse o di feature non correttamente funzionanti“.

Il concetto, adesso, ci sembra molto più chiaro. Microsoft di certo non poteva appoggiare l’utilizzo di software non conforme, né tanto meno assumersi la responsabilità degli effetti negativi che lo stesso potrebbe comportare. La copia pirata di Windows 7 e 8 aggiornata a Windows 10 resterà pirata, un chiarimento sicuramente dovuto.