BCE Killer. Salviamo Grecia con mille euro a testa

La Banca Centrale Europea mette in ginocchio la Grecia. Triste destino per una nazione alla quale tutti dobbiamo esser grati per la democrazia, la filosofia, l'arte e la cultura. Salviamo il nostro passato ed il nostro futuro regalando mille euro a testa alla Grecia. Anche perché domani l'Italia potrebbe conoscere analogo destino

Solidarietà per la Grecia

INTERAZIONI: 26

La situazione economica della Grecia diventa sempre più drammatica. La Banca Centrale Europea ha drasticamente chiuso i rubinetti nei riguardi di Atene. La situazione in Grecia precipita mentre la speculazione finanziaria distrugge la ricchezza nazionale. Milioni di persone sono senza lavoro, senza pensione, senza assistenza sanitaria.
La Grecia è in ginocchio nonostante il tour tra le capitali dell’Unione europea del suo nuovo leader Alexis Tsipras intenzionato a rinegoziare il pesante debito ellenico. Sono molto triste per la Grecia e per il futuro di un’Unione europea basata più sulle finanze che sullo sviluppo solidale.

La Grecia, che nel corso della sua storia millenaria ha conosciuto molte invasioni dai Persiani ai Tedeschi-Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale senza dimenticare Romani, Turchi ed Inglesi nei secoli precedenti, ha conosciuto negli ultimi anni una tremenda invasione finanziaria. Non più i cannoni nemici, ma speculazioni internazionali favorite invero anche da responsabilità dei dirigenti ellenici. Giusto richiamare al rigore, giusto promuovere le riforme ed onorare gli impegni assunti ma non si può distruggere una nazione ricca di storia, cultura e bellezze naturali come succede quando l’economia si sgancia dalla realtà e diventa un’enorme bolle speculativa.

Il destino odierno della Grecia potrebbe esser domani quello dell’Irlanda, della Spagna, della stessa Italia. Non possiamo rimanere indifferenti anche perché abbiamo tutti e ciascuno un enorme debito di gratitudine nei riguardi della Grecia. La filosofia, l’architettura, la commedia ed il teatro, la democrazia. Se noi oggi siamo quel che siamo lo dobbiamo alla Grecia. Non dimentichiamolo mai!

E come promemoria consiglio a chi sta uccidendo oggi la Grecia di rileggersi, da Tucidide, il discorso che Pericle rivolge agli ateniesi celebrando i morti della guerra del Peloponneso. “Noi amiamo il bello, ma con misura; amiamo la cultura dello spirito, ma senza mollezza. Usiamo la ricchezza più per l’opportunità che offre all’azione che per sciocco vanto di parola, e non il riconoscere la povertà è vergognoso tra noi, ma più vergognoso non adoperarsi per fuggirla”. Questa è la vera economia, questa la ragione per cui esser grati alla Grecia magari mettendo anche mano alle nostre tasche. Io sono pronto a donare mille euro alla Grecia in segno di gratitudine per quanto ha dato all’umanità. Facciamo tutti così. Salviamo la Grecia dalla speculazione, salviamo il nostro passato ed il nostro futuro.