Sono sempre stato convinto che nel mondo dello spettacolo, in generale, forse molto più che in altri settori e contesti professionali, alcune dinamiche finiscono con l’essere amplificate, quasi oltre l’inverosimile, nel bene e nel male. Una di queste credo sia sicuramente il rischio per un attore di diventare una sorta di parodia di se stesso. Insomma, senza tanti giri di parole, è proprio il pericolo che secondo me corre Sylvester Stallone tornando a girare un nuovo episodio della saga di Rambo (purtroppo le prime voci già circolavano da tempo, ne avevamo discusso qui). Sia ben chiaro: ovviamente considero il primo film della serie Rambo (First Blood) quello girato ormai nel lontano 1982 un capolavoro. Ted Kotcheff, firmò la regia della pellicola tratta dal romanzo Primo sangue di David Morrell e il risultato fu un successo riconosciuto da tutti. A quei tempi fu un bel da fare per Sly, già reduce dall’enorme riscontro di quegli anni appena ottenuto con Rocky. Insomma il successo ottenuto garantì la produzione di tre sequel: Rambo 2 – La vendetta, Rambo III e John Rambo. Magari però se si fosse fermato già al secondo episodio…
Che dire: fa comunque piacere constatare questa sorta di resurrezione di Sylvester Stallone da qualche tempo a questa parte. L’attore rimane pur sempre un’icona Hollywoodiana indelebile nella storia della cinematografia degli ultimi 30 anni e, fra l’altro, ha anche dimostrato la sua verve rinvigorendo un genere action che sembrava tramontato, con abbondanti dosi di ironia, insospettabili fino a qualche anno fa (mi riferisco ovviamente alla saga de I mecenari).
Resta da sperare nella sceneggiatura di questo quinto capitolo di Rambo. Sly si affiderà al regista Ryan Coogler e magari il tutto potrebbe subire una decisa virata verso canoni distanti dallo sparatutto salva mondo al quale siamo stati sottoposti: risulterebbe abbastanza demodè ai giorni d’oggi. Resto fiducioso. Nei limiti dell’accettabile. Stallone appare impegnatissimo ultimamente: sia nella realizzazione di Creed (spin off di Rocky basato sulla storia del nipote di Apollo Creed, storico nemico-amico del pugile italo americano), che in quella del biopic sulla vita del gangster Greg Scarpa. Magari il surplus di lavoro riuscirà a quietarlo un po’. C’è pure una certa età, Rambo dovrà pur riposare prima o poi.