Non solo Samsung Galaxy Note 4 ed S5, multa dall’Antitrust per i coreani: ecco perché

Emergono dettagli sulla sanzione comminata a Samsung, ma adesso si scatenano le polemiche sugli altri brand

Samsung Galaxy Note 4

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Da giorni vi riporto notizie e dati assolutamente poco incoraggianti per Samsung che, pur essendo leader nel mondo degli smartphone su scala globale, non può non prendere in considerazione il trend che si è venuto a creare nel corso del 2014, durante il quale Apple, ma soprattutto altre aziende che hanno deciso di puntare sul sistema operativo Android, hanno guadagnato terreno in modo significativo nei confronti dell’azienda coreana, che a questo punto deve inventarsi qualcosa di forte per invertire la rotta nel più breve tempo possibile.

Le notizie che giungono dall’Italia certo non rappresentano il presupposto ideale affinché questo avvenga, considerando che in questi giorni l’azienda ha dovuto fronteggiare una multa da un milione di euro direttamente dall’Antitrust, che potrebbe far più male all’immagine del brand che al suo portafogli.

Il motivo? Nelle schede tecniche dei suoi prodotti, tra cui anche top di gamma come il Samsung Galaxy Note 4 ed il Samsung Galaxy S5, il produttore indicherebbe un quantitativo di memoria disponibile superiore a quello reale, in quanto il sistema operativo dei device ed altro materiale occuperebbero di default gran parte del suddetto spazio.

L’Antitrust, a tal proposito, è stata piuttosto chiara:

“Il procedimento concerne le modalità di presentazione delle caratteristiche di alcuni prodotti Samsung nelle varie comunicazioni commerciali ed, in particolare, le indicazioni fornite in merito alla capacità di memoria ROM degli smartphone e dei tablet, la quale risulterebbe, al primo avvio di tali dispositivi, inferiore a quella indicata dall’impresa”.

Tutto giusto e, volendo, niente di nuovo visto che da mesi (se non addirittura da anni) si parla della questione. Quello che mi chiedo è perché non si agisca così verso tutti i produttori, visto che a mio parere (e senza prendere le parti di nessuno), la questione coinvolge in modo più o meno diretto tantissime Case.