Problemi Wi-Fi sul Nexus 5 con Lollipop? Guida alla soluzione

Wi-Fi assente o con seri problemi di connessione su Nexus 5 con Lollipop. La soluzione già c'è, eccola passo dopo passo.

Nexus 5

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L’aggiornamento tanto atteso ad Android Lollipop 5.0 si è rivelato un bel po’ deludente per alcuni. Deludente sì, perché ha lasciato diversi utenti Nexus 5 con in mano un dispositivo, prima scattante e fluido, ora lento e spesso malfunzionante. Numerosi i bug che vanno ad inficiare le performance del dispositivo, con freeze inaspettati o rallentamenti che addirittura influenzano il launcher, oltre a processi in background arrestati senza alcun motivo apparente con conseguente perdita delle notifiche.

Più diffuso tra tutti il bug al Wi-Fi, talvolta completamente incapace ad agganciarsi alla rete, talvolta con cadute di connessione, per i più fortunati solo con rallentamenti. Vediamo allora di risolvere questo problema- Chi tra voi avrà sbloccato il bootloader si rallegri, la perdita della garanzia è valsa a qualcosa.

Sbloccando il bootloader, infatti, potrete flashare il vecchio impianto radio di KitKat, una sorta di gestore di Wi-Fi e rete GSM/3G/LTE, più parente ad un Driver Windows che ad altro. Perché sì: il vecchio impianto radio di Android KitKat 4.0 per Nexus 5 funziona con Lollipop! Non resta da far altro se non scaricare il gestore e flasharlo, scaricate il file ZIP per il flash da Recovery, se avete una Recovery non stock (TWRP o CWM), altrimenti il file IMG che andrà flashato con Fastboot tramite il comando “fastboot flash radio MODEMNAME.img”.

Nel rimandarvi ad una guida dettagliata sullo sblocco del bootloader e sull’intera procedura presente subito sotto, non ci resta che attendere che LG risolva il problema, magari con lo stesso downgrade dell’impianto Radio che abbiamo fatto noi. Ci accontenteremmo.

La redazione di Optimagazine declina ogni responsabilità in caso di danni al terminale. La pratica, per quanto semplice, richiede una certa dimestichezza con i concetti di modding e flashing e porta con sé una piccola possibilità di brick del dispositivo.

Guida allo sblocco del bootloader su Nexus 5

Premessa fondamentale: lo sblocco del bootloader invalida la garanzia sul dispositivo e non è possibile ripristinarla, pertanto valutate bene se procedere o meno, inoltre la procedura opererà un wipe completo sul dispositivo, cancellando tutti i dati utente, le applicazioni, foto e musica, quindi effettuate un backup prima.

L’operazione andrà a modificare l’area di memoria relativa al bootloader permettendone la scrittura, in questo modo potrete non solo sostituire la recovery stock, ma anche cambiare kernel, rom e moduli.

Prerequisiti

Per operare è necessario installare la Android SDK, è inutile scaricare quella integrale, a meno che voi non siate sviluppatori (ma in quel caso dovreste già averla installata), quindi meglio installare quella Lite che trovate a questo indirizzo (http://d-h.st/08w).

E’ necessario che sul PC sia installato un sistema con versione pari o superiore a Windows XP.

Sono necessari inoltre:

Non installate ancora i driver!

Operazioni da effettuare prima di partire con lo sblocco

Prima di procedere con lo sblocco del bootloader è necessario disinstallare i driver Nexus 5 per sostituirli con quelli forniti sopra, saltate pure questo passaggio se non avete mai collegato un Nexus 5 al PC che state utilizzando. Collegate il Nexus 5 al PC.

Se utilizzate Windows 7, 8 o 8.1 aprite GESTIONE DISPOSITIVI (potete cercarlo tramite il Menù start/Esegui da Windows 7 oppure tramite il pulsante di Ricerca laterale su Windows 8 e 8.1), a questo punto cercate il vostro Nexus 5, pulsante destro su di esso e cliccate su DISINSTALLA. Un ok di conferma ed il lavoro è finito.

Se invece utilizzate Windows XP il metodo più semplice per accedere a Gestione Dispositivi è un bel click col pulsante destro su “COMPUTER” seguito dal click col sinistro su PROPRIETA’, dopodiché come prima, click destro sul Nexus 5 e poi sinistro su DISINSTALLA.

Ora potete installare i driver forniti in precedenza.

Estraete l’Android SDK Lite fornita sul vostro desktop, dopodiché aprite una finestra di command premendo in contemporanea i tasti WINDOWS+R (il tasto Windows è quello a sinistra di ALT) per poi scrivere cmd nella finestra che apparirà subito seguito da un invio, altrimenti scrivete cmd nell’area di ricerca del menù Start su Windows 7 o su Ricerca da Windows 8 e 8.1, sempre seguito da un invio.

A questo punto verifichiamo il funzionamento della SDK. Scrivete nella finestra di comandi, che avete aperto pocanzi:

cd Desktop/android-sdk-windows/platform-tools 

Subito seguito da un invio, dopodiché procedete scrivendo:

adb version

Anche questa volta seguito da invio, se la risposta sarà “Android Debug Bridge version x.x.xx” allora tutto funziona egregiamente, altrimenti ripetete l’operazione di rimozione dei driver ed installate l’altro driver fornito in precedenza. A questo punto siete pronti per l’operazione di sblocco vera e propria.

Lo sblocco del bootloader

Scollegate il telefono dal PC, spegnetelo e riaccendetelo tenendo premuti i tasti VOLUME GIU’ e ACCENSIONE contemporaneamente per qualche secondo.

Il telefono partirà in bootloader/fastboot mode. A questo punto collegatelo al PC ed aprite una finestra di command (Tasti WINDOWS+R) e digitate:

cd Desktop/android-sdk-windows/platform-tools

Seguito da un invio, dopodiché digitate:

fastboot devices

Ancora seguito da un invio. A schermo vi verrà mostrata una lista di dispositivi, se il vostro non sarà in elenco vuol dire che i driver non sono installati correttamente, procedete nuovamente alla rimozione ed installazione degli stessi.

Se tutto è rilevato correttamente possiamo andare avanti.

ATTENZIONE: quanto segue cancellerà ogni dato dal dispositivo!

Sempre da finestra di comando scrivete:

fastboot oem unlock

 A questo punto il telefono vi chiederà conferma dell’operazione, usate i pulsanti volume per selezionare “YES” e date conferma con il pulsante di accensione.Una volta che il telefono avrà terminato le operazioni, ancora da prompt dei comandi, andiamo a dare l’ultimo fastboot reboot. Non sottovalutate questo comando, non riavvierà solo il terminale, ma andrà a finalizzare quanto fatto in precedenza. Ora potete chiudere il prompt dei comandi. A questo punto il bootloader è sbloccato, procediamo all’installazione di una Recovery CWM.

Installiamo la Recovery CWM

Come prima, scollegate il telefono dal PC, spegnetelo e riaccendetelo tenendo premuti i tasti VOLUME GIU’ e ACCENSIONE contemporaneamente per alcuni secondi. Rinominate il file della recovery scaricato in precedenza in recovery.img. Attenti a non rinominarlo in recovery.img.img, se Windows oscura le estensioni dei file andate a modificare questa impostazione.A questo punto aprite un nuovo prompt dei comandi come in precedenza (Tasti WINDOWS+R) e digitate:

cd Desktop/android-sdk-windows/platform-tools

Un invio e proseguite con:

fastboot flash recovery recovery.img

Sul telefono utilizzate i tasti volume per muovervi fino a Restart Bootloader e selezionate l’opzione con il pulsante di accensione. A questo punto il dispositivo si riavvierà chiedendovi con cosa volete partire, scegliete Recovery Mode, sempre tramite i tasti volume, e selezionate con il tasto accensione.Perfetto, la recovery ora è installata e funzionante.