Ma i cinesi in Italia non muoiono mai? Lunga vita ai cittadini cinesi che vivono e lavorano in Italia ma possibile che non si veda mai un manifesto funebre che ne annunci la dipartita, o si assista al passaggio del funerale di un cinese morto, o che al cimitero non si scorga una lapide con la foto ed il nome di un cittadino cinese morto ?
Possibile che i cinesi in Italia non muoiano? Ormai l’Italia è diventato un paese multietnico. Nelle scuole ci sono tanti bambini cinesi e di altre etnie. La comunità cinese è ormai radicata nel commercio e nella ristorazione. Eppure io di cinesi morti non ne ho mai visti. Perché ? Escludendo che siano immortali mi chiedo come sia possibile questa totale assenza di tutti i riti e segni ( manifesti, funerali, veglie funebri, sepolture e tombe) collegati inevitabilmente ed inesorabilmente alla morte.
Ho provato a darmi qualche risposta. Forse i cinesi quando sentono avvicinarsi l’ultima ora ritornano in patria; ma possibile che tutti abbiano i mezzi economici per potersi permettere un simile cambio di vita abbandonando peraltro le attività ed i congiunti in Italia ? Forse i cinesi sono più discreti di noi italiani nel rendere pubblica la dipartita del caro estinto preferendo dunque evitare i manifesti ed i riti pubblici; ma le salme dove vanno a finire ? Anche i cadaveri sono rimpatriati ? Difficile immaginare che questo sistema valga per tutti in considerazione dei costi rilevanti e delle complessità burocratiche. Forse i cadaveri sono cremati e le ceneri custodite in casa ?
A ben pensarci lo stesso discorso vale anche per gli immigrati senegalesi, rumeni, slavi che incrociamo ogni giorno nelle nostre città. Immigrati legali o illegali che siano, il dubbio resta e lo ritengo inquietante.
Ed allora i cinesi e gli altri immigrati non muoiono? Il dubbio è legittimo, come legittima – anche se potrebbe apparire a qualche superficiale xenofobo – è la richiesta di trasparenza. Anche per sedare sul nascere le allucinanti leggende metropolitane sul destino dei cadaveri cinesi. Se ne sentono di tutti i colori, anche quelli più macabri.