Joseph Gordon-Levitt dovrebbe essere il protagonista del film sul caso Snowden

Il film potrebbe intitolarsi proprio The Snowden Files. Oliver Stone si prepara quindi ad un altro film di denuncia nei confronti del suo Paese, anche se non sarà l’unico: probabile infatti una produzione parallela da parte della Sony, che ha acquistato i diritti del libro, in uscita, del premio Pulitzer Glenn Greenwald No Place To Hide: Edward Snowden, The NSA, And The U.S. Surveillance.


INTERAZIONI: 51

Avevamo già accennato qualche mese fa qui a questo prossimo lavoro di Oliver Stone, incentrato sulla storia del NSAgate (o datagate se preferite). Il protagonista dell’intera vicenda fu Edward Snowden, ex informatico della CIA, che con le sue rivelazioni concesse a Glenn Greenwald, giornalista del The Guardian, diede inizio allo scandalo che rese noto, o meglio confermò, il controllo globale delle telecomunicazioni (con ovvie intercettazioni “illegali”) da parte del governo degli Stati Uniti.

C’è la conferma dell’inizio dei lavori da parte del regista e pare che, stando alle ultime news, Joseph Gordon-Levitt (Il Cavaliere Oscuro) sarà il protagonista del film. L’attore che da poco ha terminato di girare come interprete principale, The Walk (film sul celebre funambulo Philippe Petit) con la regia di Robert Zemeckis, dovrebbe cominciare le riprese nei panni di Edward Snowden all’inizio del 2015, nella città di Monaco.

Il film, che sarà anche prodotto da Oliver Stone (insieme a Moritz Borman), secondo alcune fonti potrebbe intitolarsi The Snowden Files. la sceneggiatura sarà tratta dal libro Time Of The Octopus, scritto dall’avvocato dello stesso Snowden, Anatoly Kucherena. Probabile poi che si attingerà anche ad un altro libro (di cui la produzione ha acquisito i diritti) ovvero The Snowden Files: The Inside Story Of The World’s Most Wanted Man, scritto dal giornalista del Guardian Luke Harding.

Ci si aspetta quindi un lavoro molto dettagliato da parte del regista Stone che, nonostante in gioventù si sia arruolato volontario durante il conflitto del Vietnam, in più di un’occasione non ha esitato a denunciare, con i suoi lavori, il suo stesso Paese da un punto di vista politico-militare. Forte probabilmente anche della sua fama “acquisita sul campo”. Non va infatti dimenticato che Oliver Stone ha collezionato finora nella sua carriera 11 nomination all’Oscar, vincendo 3 volte: con Fuga di mezzanotte come sceneggiatore, Platoon e Nato il quattro luglio come regista.