In difesa del prezzo del Nexus 6: i 3 plus che da soli valgono i 300 euro in più

Basta parlare del prezzo troppo elevato del Nexus 6: Google ha fatto meglio soprattutto per display, batteria e fotocamera.

Nexus 6

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Il prezzo del Nexus 6 resta l’argomento più dibattuto in rete. Quasi dimenticando le caratteristiche tecniche del telefono, l’unico elemento discriminante sembra essere quel gap di circa 300 euro (circa) rispetto al precedente Nexus 5. Forse è arrivato il momento di fare le dovute riflessioni sull’argomento.

Il Nexus 6 è un top di gamma vero, quello che il predecessore Nexus 5 era forse solo in parte. Di qui anche la spiegazione del fatto che se il nuovo arrivato dovrebbe mantenere il prezzo ufficiale di 649 euro sul Play Store italiano, il suo predecessore, partiva da soli 349 euro.Con l’ultimo googlefonino, parliamo davvero di specifiche superiori a quelle dei concorrenti e in questo articolo vi darò modo di riflettere in primis sul display, la batteria e la fotocamera.

Con i suoi 5.9 pollici di display, il Nexus 6 è quasi un unicum o comunque lo è rispetto ai diretti rivali come Samsung Galaxy Note 4, One Plus One, LG G3, iPhone 6 e chi più ne ha più ne metta. Se pensiamo ai 4.95 pollici di diagonale del Nexus 5, si capisce come la produzione della nuova componente sia stata più dispendiosa, anche perché ha avuto delle necessarie ricadute sulla risoluzione Quad-HD.

Secondo motivo che giustifica ampia quota dei 300 euro di differenza tra il Nexus 6 e il suo antenato è la ricarica. Il device non solo può contare su ben 3200 mAh ma la tecnologia implementata dal produttore, ossia la Motorola Turbo Charging consente ricariche velocissime, fino a 6 ore di autonomia con soli 15 minuti di aggancio ad una fonte di energia. Questo plus da solo vale e non poco, non trovate?

Infine, pensiamo alla fotocamera. Chi ha acquistato l’anno scorso l’ammiraglia Google ha avuto in molti casi da ridire sulla sua fotocamera. Troppo pochi 8 MP di risoluzione e comunque resa non al top. Ora che con il Nexus 6 ha fatto il salto di qualità fino ai 13 MP con nuovi accorgimenti per i tempi di apertura del diaframma e altri tecnicismi, non ci si dovrebbe lamentare di quanto questo surplus valga anche in termini di costo finale.

Vero è che Google ha abbandonato la filosofia low-cost della sua gamma Nexus: ma Mountain View ha deciso di percorrere una nuova strada nel tentativo di conquistare una fetta più ampia di mercato. Che la strategia sia giusta o meno, questo lo scopriremo nelle prossime settimane, con le prime vendite del device.