Sciopero produzione iPhone 6 e 6 Plus: quali ripercussioni in Italia?

Alla Foxconn si sciopera nonostante l'iPhone 6. La produzione e le scorte in pericolo nei paesi di seconda fascia come l'Italia?

Foxconn

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L’iPhone 6 e la sua variante 6 Plus sono in pericolo? C’è rischio che la loro produzione subisca una forte battuta d’arresto che potrebbe avere ripercussioni notevoli sulle vendite? Il pericolo deriverebbe da uno sciopero inaspettato, quello dei lavoratori della fabbrica Foxconn, principale partner e fornitrice  di Apple.

Lo stabilimento protagonista dell’iniziativa sindacale non sarebbe quello cinese, il più noto e grande di tutti, ma quello in Brasile, a Jundiai che pure occupa un numero considerevole di lavoratori, molti dei quali impegnati nella produzione dei nuovi melafonini ma anche dei “vecchi” iPad.

I dipendenti in sciopero in Brasile sarebbero ben 3500. Non un numero esiguo, considerando il momento clou della produzione dell’iPhone 6. Ad un ritmo così ridotto non è ancora chiaro quali ripercussioni potrebbero esserci sulla distribuzione. I primi 4 milioni  record registrati per i preordini riusciranno ad essere evasi senza particolari problemi? Soprattutto dopo il lancio limitato solo ad alcuni paesi di domani 19 settembre, non c’è il rischio che le scorte siano inferiori per tutti gli altri?

Come saprete, l’Italia non è stata inclusa nella prima cerchia di fortunate nazioni a ricevere l’iPhone 6, a differenza della Francia, ad esempio. Toccherà attendere un’ulteriore settimana entro i nostri confini e i fan Apple sperano che i 7 giorni non siano fatali, visto lo sciopero che oramai imperversa da una settimana e ha bloccato la produzione dei melafonini in Brasile.

Fortuna che il più grosso blocco della produzione sia appannaggio dello stabilimento in Cina dove sempre la Foxconn ha superato il nuovo primato di circa 200.000 dipendenti impegnati sull’iPhone 6, Alla Apple avranno già tirato un sospiro di sollievo sapendo che la fabbrica in sciopero è quella brasiliana e non quella cinese. Ma i dubbi restano: se la domanda continuerà ad essere così copiosa come non potrà influire sulla distribuzione anche solo un giorno di produzione?