Uscita iPhone 6 in Italia: limite NFC e primi dubbi sulla batteria

L'iPhone 6 e 6 Plus con un chip NFC inutile in Italia? Primi test sulla batteria fanno riflettere.

iPhone 6

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L’uscita dell’iPhone 6 in Italia inizia ad essere costellata da una serie di dubbi e piccoli grandi limiti. La presentazione del melafonino quest’anno non ha messo d’accordo proprio tutti e sembrerebbe che alcuni aspetti hardware siano più criticabili di altri.

Partiamo dalla notizia delle ultime ore relativa al chip NFC presente sull’iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Il modulo è stato presentato come una vera  e propria innovazione, almeno per Apple, visto che la tecnologia era già in uso da anni sui dispositivi Android. L’integrazione con il sistema di pagamento Apple Pay, tuttavia, sarebbe si il punto di svolta, ma in realtà anche l’unico.

NFC per iPhone 6 verrà utilizzato solo per effettuatre acquisti, nulla di più. Gli sviluppatori non potranno utilizzarlo per le loro applicazioni, nelle sue più comuni funzioni, come lo scambio dei file ad esempio, funzione comune su Android. Apple, per il momento, si preclude l’esclusività dell’utilizzo del modulo, mostrandone anche i limiti, soprattutto nel nostro paese.

Per effettuare un pagamento con chip NFC entro i nostri confini, sarà necessario che i commercianti abbiano i POS abilitati alla transazione, una vera scommessa provare a trovarli. Magari l’impresa sarà ben più facile negli Stati Uniti dove Apple, ad esempio, ha già instaurato speciali accordi con la catena McDonalds ma è tutto da verificare cosa succederà qui da noi. La tecnologia rischia di essere inutilizzata?

Ma non finisce qui, perché i primi test sulla batteria dell’iPhone 6 deludono non poche e autorevoli firme estere. Engadget nel primo test sull’iPhone 6 ha affermato che la sua autonomia è di soli 10 ore e 19 minuti, di contro alle 10 ore e 5o minuti del vecchio iPhone 5S. Sulla stessa falsa riga anche la review degli esperti di Cnet.

Quello che preoccupa è la differenza di autonomia tra iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Il Times, ad esempio, riporta un uso quasi doppio del modello più piccolo da 4.7 pollici rispetto alla variante phablet da 5.5 pollici. C’era da aspettarselo, certo, viste le dimensioni dello schermo generose ma vedremo ben presto cosa ulteriori test, a regime, ci comunicheranno.

Intanto, in Italia, anche nonostante le critiche, sale la febbre per l’uscita dell’iPhone 6 del 26 settembre. Tutti gli operatori, come al solito, hanno annunciato il lotro impegno in prima fila con offerte e promozioni di cui non si conoscono ancora i dettagli. Ve ne parlerò appena disponibili.