Sfida tra Nexus 6 e Samsung Galaxy S6: un primo sguardo

Due prossimi colossi pronti a lanciare il guanto di sfida: un primissimo confronto


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Ormai si fa un gran parlare del Nexus 6, googlefonino di prossimo generazione chiamata a raccogliere l’eredità del Nexus 5, device molto apprezzato dall’utenza per le ottime specifiche tecniche ed il prezzo relativamente basso.

Oggi vogliamo essere temerai, forse anche un po’ azzardati, paragonando l’ormai imminente Google Phone al Samsung Galaxy S6, futuro portabandiera sudcoreano che non vedrà la luce prima di febbraio, marzo. Naturalmente, non staremo qui a parlarti di specifiche tecniche, sarebbe assurdo fare speculazione in tal senso visto quanto dista la presunta data di presentazione del prossimo portabandiera asiatico. Prenderemo in esame quei parametri che, per forza di cose ed esperienza passata, potrebbero essere riproposti dai rispettivi produttori.

DESIGN – Nel caso del Nexus 6, sarà Motorola ad occuparsi di realizzarlo. Aspettiamoci, dunque, delle forme assai minimaliste, una fotocamera ad oblò ed una scocca probabilmente opaca non removibile, in perfetto stile Nexus. Chissà che l’estetica non ricordi quella ricalcata dal Moto X (2014), sottile, raffinata e con linee più sinuose. Per il Samsung Galaxy S6 la questione va trattata con altrettanta sagacia: finora i suoi prodotti non si sono certamente distinti in tal senso. I tratti caratteristici sono da qualche anno sempre gli stessi: angoli arrotondati, cover posteriore in eco-pelle (adesso traforata), sensore delle fotocamera di forma quadrata, ed a limite finiture in metallo lungo i bordi laterali (Note 4). Sarà difficile che l’azienda prenda in carico la realizzazione di un modello interamente metallico.

DISPLAY – Stando alle fughe di notizie trapelate in rete, il googlefonino integrerà uno schermo da 5.2 pollici con risoluzione QHD pari a 2560×1440 pixel, con nitidezza e resa dei dettagli realmente superiore (molto dipenderà dai ppi e dalla tecnologia utilizzata). Il sudcoreano a sua volta potrebbe adottare un SuperAMOLED da 5.5 pollici, sempre QHD, seguendo le orme del Note 4, già contraddistinto dalla stessa risoluzione (difficile, se non impossibile, la presenza di uno schermo curvo come quello del Note Edge);

SOFTWARE – Il Nexus 6, in tal senso, non si batte, veloce e scattante dal primo all’ultimo giorno (nella maggior parte dei casi) e con una corsia preferenziale sempre garantita lato aggiornamenti. Sarà quasi sicuramente questo il primo dispositivo a disporre di Android L. Il Samsung Galaxy S6 risponderà con una TouchWiz sì rivisitata, ma probabilmente piena zeppa di applicazioni superflue. Presentato solo tra qualche mese, il device potrebbe anche debuttare con a bordo una versione incrementale della prossima major-release (Android 5.1 per fare un esempio);

FEATURE ESCLUSIVE – Dubitiamo che il prossimo googlefonino possa in qualche modo stupire in tal senso. Device di questo tipo nascono per mantenere quanto più basso possibile il proprio prezzo, senza però rinunciare ad un’esperienza utente degna di nota. Il sudcoreano, invece, potrebbe avere una marcia in più, magari integrando al suo interno uno scanner del bulbo oculare, caratteristica già molto chiacchierata nel recente passato (d’altro canto già di per sé l’attuale portabandiera si è distinto per l’introduzione di sensore di impronte digitali, cardiofrequenzimetro, certificazione IP67, modalità privata e ultra power saving mode).

Se badi più alla sostanza che alla forma, allora punta tutto sul Nexus 6, tra l’altro in rampa di lancio. Se, invece, sei più attratto dalla particolarità, allora aspetta il Samsung Galaxy S6 (probabile bisogni aspettare il prossimo aprile prima di stringerlo tra le mani).