Bootloader sbloccato su LG G3: azienda chiarisce la questione garanzia

Il bootloader non si tocca su LG G3. Le implicazioni sulla garanzia gratuita.

LG G3

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Focus su LG G3 e la garanzia che lo vincola all’assistenza gratuita del produttore in caso di guasto. Una precisazione molto importante quella giunta nei giorni scorsi dalle file della community degli XDA-Developers, attraversoe  il relativo forum. Se siete utenti interessati ad intervenire sul software del vostro dispositivo, quanto sto per dirvi, di certo vi interesserà.

Di contro alla richiesta di uno sviluppatore senior di nome Leomd333, si è ribadito un concetto mai abbastanza chiaro: lo sblocco ufficiale del bootloader del nuovo LG G3, secondo quanto confermato da un operatore di LG Care Center non è un’operazione prevista nell’immediato futuro. L’azienda resta tradizionalista sotto questo aspetto, come del resto anche tutti gli altri competitors.

Come conseguenza, chi sblocca il bootloader sul suo LG G3 in autonomia, andrà incontro ad una conseguenza ovvia: la perdita della garanzia e dunque la mancanza di assistenza gratuita in caso di guasto. Il motivo è spiegato proprio nella nota pubblicata sul Forum ZDA-Developers. Chi effettua lo sblocco, non è sempre consapevole delle modifiche che andrà ad effettuare sul telefono. Dunque, l’inesperienza e i consigli sbagliati di sedicenti esperti provocano guasti strutturali al telefono di cui l’azienda non vuole avere alcuna responsabilità.

Bandito ancora una volta il moddding? Ebbene si. La posizione relativa al nuovo LG G3 si declina anche sugli altri dispositivi della gamma e in parte, come dar torto all’azienda che vuole tutelare più la funzionalità dei suoi dispositivi, diciamo la verità, che curare la piena soddisfazione dei suoi clienti.

In un mondo perfetto, probabilmente, gli “smanettoni” vorrebbero avere non solo su LG G3 ma anche su altri dispositivi il bootloader sbloccato in via ufficiale. Difficilmente vedremo una simile rivoluzione nel breve periodo: troppi gli interessi in gioco e ben poca la voglia di sperimentare nuove strade per venire incontro a specifiche esigenze del cliente. Magari, con il tempo, l’avvento già conclamato di concorrenti dalla “menatlità più aperta” come la cinese OnePlus cambierà le carte in tavola. Staremo a vedere.