Addio definitivo agli smartphone Nokia, passo falso di Microsoft?

Rassegnatevi, nostalgici di Nokia. Anche il brand scompare del tutto ma c'è dell'altro.

Nokia-Microsoft

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Lo sappiamo, il vecchio colosso Nokia non esiste più. L’acquisizione conclusa da parte di Microsoft è realtà da tempo ma ora se ne evidenziano gli effetti che non possono non incidere sulla percezione di un marchio storico, destinato a finire nel dimenticatoio.

Nokia, fino a qualche anno fa, era sinonimo di affidabilità, di telefoni indistruttibili e perfettamente funzionanti: alzi la mano chi non ha avuto più di un esemplare di questo produttore, sempre soddisfatto della scelta effettuata. Eppure, il resto è già storia: il nuovo mercato degli smartphone ha tagliato fuori il brand poco alla volta, fino al’epilogo dell’acquisizione già noto a tutti.

Cosa c’è di nuovo oggi? Un documento pubblicato su Geek On Gadget e che sta facendo il giro del web, ha mostrato come Microsoft voglia eliminare ben presto ogni riferimento al vecchio brand Nokia dai nuovi prodotti. Non è un caso che, nel corso dell’ultima IFA di Berlino, alla presentazione dei nuovi Lumia 830, 730 e 735, il logo dell’azienda sia stato opportunamente messo da parte.

Ora, la decisione è definitiva: i nuovi dispositivi saranno Microsoft e basta. La serie Lumia non è messa in discussione ma per i nostalgici del brand Nokia, non ci sarà nulla da fare. Seconda importante decisione, poi, sarà quella di eliminare dal sistema operativo “Windows Phone”, il riferimento al segmento mobile ossia a  “Phone”. Il firmware sarà semplicemente Windows così come sui computer fissi e portatili. Un modo per accorpare e rendere unico l’ecosistema del colosso Microsoft per un’esperienza totalizzante.

Un passo falso quello di lasciare da parte il brand Nokia? D’altronde, per molti anni, l’azienda è stata più che apprezzata per il suo buon hardware. Microsoft non rischia invece di essere ancora solo percepita come produttrice del solo software? A mio avviso, Microsoft avrebbe fatto bene a sfruttare ancora il marchio, se non altro per un ritorno in termini di vendite. Voi la pensate allo stesso modo?