The Imitation Game, il film su un uomo che ha cambiato la storia.

Qual’è stato il ruolo giocato dalla “variabile tempo” nel destino di un grande matematico, padre dell’informatica: nemica o alleata?


INTERAZIONI: 7

The Imitation Game parte avvantaggiato perché ha una storia emozionante da raccontare. E non perché ha un bel finale, ma perché è una storia che, fra l’altro, ha segnato quella del mondo, e il suo destino. E attenzione perchè non è una frase fatta.

Una storia realmente accaduta, già raccontata in diversi documentari e qualche thriller, ma che molto probabilmente non è ancora patrimonio di tutti. Enigma era il codice usato dalle potenze dell’Asse durante la seconda Guerra Mondiale per comunicare fra loro ed Alan Turing era un matematico inglese che diede un grande contributo a risolvere le chiavi di decriptazione di questo codice, permettendo così agli alleati di carpire molte informazioni fondamentali contribuendo perciò a cambiare il corso degli eventi.
Particolare di non poco conto per quegli anni: Turing era omosessuale, e per questo fu condannato. Si suicidò due anni più tardi.

Dopo un periodo di silenzio dunque si torna a parlare di questo film. Per fortuna aggiungerei, perché penso e spero ne possa venire fuori un buon prodotto. Magari ottimo.

The Imitation Game vedrà i panni del protagonista vestiti Benedict Cumberbatch, attore tanto in voga (grazie anche al successo della serie Sherlock) quanto bravo, mentre la regia sarà affidata a Morten Tyldum (Headhunters). Il cast sarà completato da Keira Knightley, Mark Strong, Matthew Goode, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen Leech e Matthew Beard.

Credo che il messaggio di questo film ci farà riflettere ancora una volta su certe distorsioni che talvolta vengono amplificate semplicemente dalla mancata percezione del reale, o dall’incapacità di proiettarsi oltre le convenzioni; quelle più becere ed ipocrite. Turing fu arrestato in Gran Bretagna con l’accusa di omosessualità. “Confessò” la sua colpa davanti ai giudici e fu costretto a scegliere tra due alternative: la galera o la castrazione chimica. Scelse la seconda ipotesi, ma dopo due anni si suicidò. All’epoca l’omosessualità era reato in Gran Bretagna. Altri tempi. Forse.

La valorizzazione della variabile tempo si è dunque rivelata perfetta per la storia ma molto meno precisa per lo scienziato Alan Turing. The imitation game dovrebbe uscire il 21 novembre. Qui trovate il trailer
http://youtu.be/nuPZUUED5uk