Sandra Bullock sarà Brownie Wise. Questi recipienti vi dicono qualcosa?

La Sony ha annunciato che ci sarà un biopic con la regia di Tate Taylor basato sul libro Tupperware Unsealed di Bob Kealing. Nel ruolo della protagonista ideatrice dei contenitori in oggetto, l'attrice Sandra Bullock.

Sandra Bullock sarà Brownie Wise in un biopic della Sony

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Certo che mi sembra ieri, quando da piccino mi trovavo coinvolto in epiche riunioni pseudo condominiali a casa mia, dove periodicamente veniva a farci visita un’amica di mia madre accerchiata da contenitori di plastica dalle svariate forme e colori (anche se il celestino imperava). Erano appunto i mitici contenitori Tupperware; e dunque non c’è dubbio che questo marchio ha lasciato un segno indelebile nella mia infanzia, e non c’è dubbio che questo marchio rientri nei ricordi non solo miei. Quello su cui non avevo mai riflettuto però è che dietro questo marchio ci fosse un impero, e dietro questo impero ci fosse una donna. Questa donna è Brownie Wise ed è stata appunto un’antesignana del marketing statunitense, e quindi, del marketing mondiale.

Perchè la premessa? Perchè tutto questo diventerà presto un film, con protagonista Sandra Bullock e la direzione di Tate Taylor (The Help), il tutto ispirato dal libro Tupperware Unsealed di Bob Kealing. In fondo, incarna non poco il sogno americano, la storia di  Brownie Wise: figura a metà fra la casalinga degli anni 50 e avanguardia delle scalpitanti manager odierne. Il suo segreto fu quello di far capire ad Earl Tupper (con il quale poi ebbe innumerevoli scontri), che per vendere i fantastici coperchi di plastica a tenuta stagna che egli stesso aveva brevettato, doveva dimostrare la loro efficacia. Contemporaneamente venne l’idea, sempre alla Wise, di creare una sorta di rete di vendite casalinghe sfruttando quel sistema di intrecci di amicizie naturali, propri delle casalinghe. Fu la svolta, e fu il consolidarsi di una nuova idea di marketing che poi ha fatto e fa ancora scuola.

Non va dimenticato che nel 2010 la multinazionale ha fatturato qualcosa come 2,6 miliardi di dollari, in oltre 100 Paesi, con una rete di 2.5 milioni di venditrici. Insomma, alla fine questa storia insegna che certi metodi continuano a funzionare; non è un caso che la Sony Pictures Entertainment sia dietro questa futura produzione. Sta a vedere che magari ci scappa anche qualche nomination. Nel frattempo magari ci potrebbe essere in omaggio al biglietto del cinema un piccolo contenitore celestino. È un’idea.