Ogni primo giorno di set è sempre come se fosse il primo giorno di scuola. Un’ennesima prima volta per professionisti che l’hanno già fatto decine di volte ma che ogni volta provano sempre la stessa, inconfondibile emozione. E’ così anche oggi per il film di Francesco Albanese, “Ci devo pensare”. Il giovane regista ed attore si trova a dover guidare un cast di attori e tecnici esperti in una commedia che gli somiglia moltissimo ed esprime appieno il proprio stile. La troupe è sul set sin dalle sette. La prima scena si gira nei pressi del teatro San Carlo a Napoli. Da un lato il San Carlo dall’altro la Galleria Umberto I per uno scorcio in campo largo che è solo il primo di una serie che caratterizzerà la pellicola su precisa scelta degli autori.
Sul set ci sono tutti: c’è il produttore Alessandro Cannavale che rappresenta la Run Film che insieme a Rai Cinema hanno scelto di credere nel talento del giovane artista napoletano. C’è il direttore artistico Mimmo Esposito che sul set fa da “chioccia” per l’attore che è sia regista che protagonista del film e farà tesoro dell’esperienza del collega più anziano. C’è Sergio Panariello che è l’aiuto regista e terrà le fila di tutto ciò che succederà davanti alla camera. Dietro c’è Roberto Lucarelli, il direttore della fotografia che non lascia per un attimo la camera oltre a decidere come sfruttare la luce. Alle otto è tutto pronto per il primo ciak e vedere tutti quei numeri uno su quel pezzo di plastica col bordo a strisce fa sempre un effetto stupendo. Si parte con la prima scena.
C’è Francesco che in vespa deve effettuare il primo passaggio. Il take è di movimento ma viene girato con tutti i campi necessari in poco tempo. La mattinata continua spostandosi in un’altra piazza napoletana molto nota. Si tratta di piazza del Gesù dove il protagonista dovrà girare un’altra scena di movimento a bordo della sua vespa. La piazza, nonostante l’orario, è già popolata da tante persone che Francesco dovrà scansare durante il percorso. In particolare ne dovrà scansare una che non mancherà di mandarlo a “quel paese”. La scena viene ripresa dal primo piano di un palazzo accanto alla piazza. I primi ciak vengono fatti ma il risultato non è ancora soddisfacente proprio perché manca il passaggio in cui il protagonista si prende gli improperi dei passanti.
Improvvisamente però viene in soccorso la buona sorte: appena Francesco parte con la vespa gli si parano davanti due vecchietti intenti a passeggiare per la piazza. L’attore inchioda il motorino e li scansa con un riflesso all’ultimo momento. La malcapitata anziana comincia ad inveire per lo spavento anche dopo che Sergio ha dato lo stop. Di corsa tutta la produzione le corre incontro per scusarsi e spiegarle il motivo della frenata brusca ma lei non ne vuole sapere ed aspetta Francesco per dirgliene quattro. Appena arrivato il regista si piglia la ramanzina a capo chino ma appena la signora si gira per andare via dice a chi gli è vicino: «è perfetta». Andato questo ciak la troupe si sposta a via Aniello Falcone al Vomero dove bisogna girare una scena all’interno del ristorante D’Angelo. Da lassù il panorama è incantevole e la scena prevede proprio un pranzo romantico tra Francesco e un’altra protagonista del film: Shalana Santana.
L’attrice e modella brasiliana è già lì pronta per girare e dopo i preparativi necessari si comincia con i primi ciak. O almeno così sarebbe in programma se non fosse per il meteo che, come sempre nelle produzioni della Run Film, decide di metterci lo zampino è trasforma la mattinata da soleggiata a nuvolosa in pochi minuti. Arriva anche la pioggia che blocca tutto per una ventina di minuti. Appena smette però tutto il cast torna in scena e viene girata la scena tra i due innamorati. Si passa quindi qualche centinaia di metri più giù dove deve essere girato l’ultimo take di giornata. I due protagonisti a bordo della vespa ripartiranno dopo che Francesco imporrà a Shalana di indossare una benda. Mentre vengono girati i ciak necessari per portarla a casa, sul set arriva anche una gradita sorpresa.
A bordo della sua auto, di ritorno verso casa, passa Vincenzo Salemme. Inchioda l’auto bloccando il traffico e dal finestrino comincia a salutare tutta la troupe con ampi gesti delle braccia e qualche battuta a volo per prendere un po’ in giro tutti. Prima dei primi colpi di clacson saluta tutti con un «nun facit vuaie – non fate guai» e riparte dando così anche la sua “benedizione” beneaugurante al film. Pochi minuti dopo, col sorriso ancora sulle labbra, il lavoro è finito e così anche il primo giorno di set.
