Da qualche giorno il Nexus 5 è meno esposto a rischi quando si procede al download di un’applicazione dal Play Store. La buona notizia forse è passata inosservata dopo la bufera di news relative al prossimo Android L ma è egualmente importante perché riguarda l’uso quotidiano del telefono.
Inutile negarlo, il sistema operativo Android ha mostrato in passato numerose falle, tutta colpa della sua natura open source certo ma anche delle app presenti sul Play Store. In alcuni casi queste contengono malware che compromettono l’uso del device in maniera più o meno preoccupante. Un nuovo sistema di sicurezza parte proprio dallo store di contenuti di Google reso più vigile sui possibili pericoli provenienti da sviluppatori malintenzionati.
Fino a questo momento quando con il Nexus 5 o qualsiasi altro dispositivo Android si effettuava il download di un’applicazione, il suo codice veniva confrontato con un database in cui erano elencati i malware già noti. Nel caso di corrispondenza, il download veniva bloccato ma non esisteva alcun ulteriore check successivo.
Ora Google ha pensato ad un nuovo sistema chiamato Dynamic Security Provider. Cosa cambia? Il confronto con il database di malware non avviene solo nel momento dell’installazione di un’app sul Nexus 5 ma anche dopo, ciclicamente. Eventuali malware dunque vengono segnalati anche dopo un’iniziale periodo di utilizzo di un tool scaricato dal Play Store.
Un gran passo avanti a mio avviso. I Google Play Services sono la porta attraverso la quale comunichiamo con gran parte dell’universo dei servizi di Mountain View. Un livello di allerta continuo sulle app già scaricate si rende sempre più necessario vista la crescita esponenziale dello store. Quanto più il Play Store si amplierà in futuro, tanti più saranno gli hacker che penseranno di minare la sua sicurezza a discapito degli utenti. L’ultima versione 5.0 dei Google Services va proprio nella direzione di un controllo a 360 gradi e magari con Android L arriveranno altre succulenti novità.