Che il Nexus 5 non sia dotato di una fotocamera da urlo, possiamo dirlo anche anche ad alta voce senza il rischio di essere smentiti. O meglio, la componente fa il suo dovere ma con i suoi 8 MP di risoluzione fatica un po’ di più rispetto ad una concorrenza molto più agguerrita. Ma la musica sta per cambiare.
Dalla scorsa settimana, si fa un gran parlare di Android L, il nuovo firmware presentato da Google il 25 giugno in una prima versione sviluppatori e atteso per settembre per gli utenti finali. Il Nexus 5 sarà senz’altro il primo a ricevere i plus dell’update che riguarderanno diversi aspetti del googlefonino tra cui anche le prestazioni della fotocamera.
iniziamo con il dire che attualmente la fotocamera del Nexus 5, allo scatto, salva l’immagine in formato JPEG ma presto lo farà anche in RAW. La differenza con l’ultimo tipo di file è che questo cattura ogni informazione relativa allo scatto senza alcuna compressione. Ciò significa che la qualità dell’immagine è molto superiore e si presta ad una migliore elaborazione.
Nonostante i futuri file in RAW sul Nexus 5 siano più pesanti di quelli in JPEG, ciò non inciderà affatto sulla velocità dello scatto del googlefonino, anzi. Sempre grazie ad Android L, l’applicazione fotocamera sarà più reattiva e veloce e nel caso di scatti in sequenza, sarà l’utente a poter impostare il valore fps (frame per il secondo). Durante la registrazione video poi sarà possibile catturare 30 fps anche alla risoluzione massima della fotocamera, ossia 8 MP.
Dall’API Camera 2 di Android L apprendiamo che il Nexus 5 vedrà migliorato ancora il suo stabilizzatore ottico HDR+ di valido aiuto in condizioni di scarsa luminosità ma anche in movimento ma sarà anche più semplice e intuitivo per gli utenti regolare manualmente esposizione, bilanciamento del bianco, messa a fuoco e innesco del flash.
Per quanto non si conosca una data esatta di Android L per gli utenti finali su Nexus 5, il suo roll-out dovrebbe partire entro fine dell’esate o al massimo inizio autunno. Gli sviluppatori sono giù al lovor su 5000 nuove API garantite da Google: tanta carne a cuocere per nuove applicazioni e funzioni che miglioreranno l’usabilità di tutti i device Android.