Troppo alto il prezzo del Samsung Galaxy S5 e Gear Fit: concorso ufficiale per vincerlo


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Samsung Galaxy S5 e Gear Fit
Samsung Galaxy S5 e Gear Fit

Il prezzo del Samsung Galaxy S5 e del Gear Fit, in Italia, interessa molti consumatori: entrambi sono stati i protagonisti hi-tech della settimana perché presentati nel corso del MWC di Barcellona, lunedì 24 febbraio. Da allora, molto si è dibattito sul loro effettivo valore e sull’innovazione che apportano alla comune vita quotidiana di ogni singolo utente.

Partendo dal prezzo del Samsung Galaxy S5, proprio ieri, vi abbiamo riferito del prezzo della prima prevendita online britannica del nuovo top di gamma. Ebbene, il nuovo arrivato costerebbe più del Galaxy S4 alla sua uscita, esattamente 720 euro, ossia 20 euro in più rispetto al suo predecessore e questo, a fronte di caratteristiche non cerro rivoluzionarie, fatta eccezione per il lettore di impronte digitali.

Il prezzo del Samsung Gear Fit è, naturalmente, più contenuto in quanto dovrebbe aggirarsi intorno ai 199 euro:  eppure, c’è già chi lo ritiene abbastanza alto, considerando che un dispositivo della concorrenza molto simile, anche se senza display, ma con molte medesime funzioni, ossia il Sony Smart Band, dovrebbe arrivare in Italia a 99 euro, dunque, ad un costo dimezzato.

Se, anche voi, ritenete il prezzo del Samsung Galaxy S5 come del Gear Fit troppo elevato, sappiate che Samsung UK e si spera presto, anche Samsung Italia, ha organizzato il primo e unico concorso ufficiale per far vincere ai suoi clienti i due device. Partecipare è semplicissimo, basta inserire nel form della competizione i propri dati ed essere residenti nel Regno Unito. Per noi italiani, al contrario, bisognerà attendere che la divisione italiana porti la stessa identica iniziativa sul suo canale Facebook ufficiale.

Nei commenti, intanto, ci farebbe piacere conoscere la vostra opinione sia sul Samsung Galaxy S5 ce sul Samsung Gear Fit: li ritenete dei validi dispositivi ma allo stesso tempo troppo costosi per le vostre tasche o al contrario, il loro prezzo, vi sembra giustificato dalla loro portata “rivoluzionaria”?