Sull’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance decisione mondiale dal Sud Corea?


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Samsung Galaxy S Advance
Samsung Galaxy S Advance

L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance, anche se un tema particolarmente sentito in Italia, va interpretato su un terreno ben più ampio che valica i nostri confini per riguardare anche il resto del mondo, vista la capillare diffusione commerciale di questo telefono.

L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance, sebbene in Italia come forse in nessun altro paese, ha provocato danni agli utenti abbastanza considerevoli, è anche vero che, con i suoi errori, si è fatto sentire anche altrove: allo stesso tempo, c’è da precisare che l’update, in molti paesi, come da noi, non si è affatto concluso.

Il fatto che l’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance sia una questione a carattere “globale” vien fuori anche da un dato oggettivo, non confutabile: dopo l’ultima carrellata di tre settimane fa di update a Jelly Bean, qualsiasi nuovo rilascio è stato bloccato tanto è vero che l’ultimo firmware reso disponibile per il modello GT-I9070, quello senza chip NFC, risale a 18 giorni fa, mentre, addirittura, quello per l’esemplare GT-I9070P con la suddetta tecnologia, a 48 giorni fa.

Con gli opportuni distinguo in quanto proprio l’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance con chip NFC sembra quello destinato ad essere riposto prima in soffitta, l’update del secondo modello, ossia anche quello più diffuso, allo stesso modo, sembra alquanto impantanato: non solo in Italia dove addirittura l’ultimo passaggio a Jelly bean, risale in estate, ma anche nel resto d’Europa, in America Latina, come in Asia.

 

Insomma, a questo punto, più che chiedere l’intervento della divisione italiana sul Samsung Galaxy S Advance, sembrerebbe più opportuno avere un riscontro dalla sede centrale dell’azienda in Sud Corea che speriamo, arrivi quanto prima per chiarire il destino di questo device. D’altronde, è proprio quello che la nostra sede, negli ultimi tempi, ha continuato a ribadire, attraverso le sue note ufficiali, di non essere l’unica responsabile del mancato update, in quanto i roll out non dipendono dagli sviluppatori italiani ma da quelli che operano presso la sede centrali.