L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance è, attualmente, una “forzatura” per tutti coloro che acquistano il device in questo momento. Anzichè, infatti, ritrovarsi Android 2.3.6 Gingerbread sul nuovo telefono, sono in molti da aver segnalato, al contrario, di aver ritrovato, fin da subito, la più recente versione del sistema operativo.
Con quali conseguenze? L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance, anche in questi casi, non ha prodotto degli ottimi risultati, anzi, per i nuovi possessori, l’esperienza d’uso del device è stata subito pessima e fonte di dichiarati malumori.
Anche alla nostra Redazione, le segnalazioni di utenti con Samsung Galaxy S Advance non funzionanti si moltiplicano: evidentemente, siamo costretti a pensare, prima del rilascio e dell’effettivo update anche dei telefoni nuovi di zecca, non tutti i test di validazione sono stati effettuati da parte dell’azienda e ancora di più, anche dopo le release e le prime lamentele, non si è cercato di capire quali fossero i problemi a monte a cui rimediare.
L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance non è l’unico e solo a creare problemi a Samsung. Qualche giorno fa, la notizia che l’update ad Android 4.3 del Galaxy S3 era stato bloccato a causa di bug e solo ieri, un’identica decisione ha riguardato anche il Samsung Galaxy S4. L’azienda, in entrambi i casi, ha risposto, correndo ai ripari, con nuovi test che dovrebbero mettere fine agli errori riscontrati.
E per il Samsung Galaxy S Advance? Una volta appurati gli stessi identici problemi, perchè non mettere in atto le stesse verifiche attuate per i device di fascia superiore. Si tratta solo di una questione di top e ex top di gamma di contro ad un telefono di fascia media?