Per il Samsung Galaxy S5 un lettore di impronte digitali: perchè sarà migliore di Apple


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Samsung Galaxy S5
Samsung Galaxy S5

Sul Samsung Galaxy S5, in queste ore, si rincorrono un numero corposo di rumors. Nuove notizie sul display che sembrerebbe essere confermato da 5.5 pollici ma le indiscrezioni, tuttavia, riguardano anche il lettore di impronte digitati che Samsung dovrebbe adottare proprio come il concorrente Apple.

Il Samsung Galaxy S5, secondo le indiscrezioni degli ultimi analisti monterebbe un lettore di impronte digitali come l’iPhone 5S e anche se per distinguersi, in realtà, ci aspettiamo che la tecnologia adottata sia ancora più sicura e performante.

La certezza sull’ulteriore plus del Samsung Galaxy S5 proviene dall’analista Marwan Boustany della MEMS: sul prossimo smartphone sarebbe possibile la scansione delle proprie impronte digitali così come sull’ultimo melafonino Apple. Mentre sul concorrente, alcuni hacker hanno dimostrato la vulnerabilità dell’intero sistema di sicurezza, a questo punto, si spera che quanto in progettazione da parte di Samsung, sia ben più performante.

In realtà, secondo quanto affermato da molti esperti in riferimento al Samsung Galaxy S5, oltre al lettore di impronte digitali sul prossimo device dovrebbe essere fattibile anche una funzione Eye Scanner in grado di effettuare una scansione del nostro occhio come ulteriore elemento di sblocco del telefono. Solo in questo caso, insomma, l’azienda sudcoreana potrebbe fare la vera differenza rispetto a quanto già visto.

In effetti, ancor prima di arrivare sul Samsung Galaxy S5, il lettore di impronte digitali dell’iPhone 5S è stato emulato anche sull’HTC One Max e altri modelli  in arrivo dei concorrenti LG e Motorola. Il fatto di arrivare dopo su una tecnologia che, con molte probabilità, esploderà proprio nel 2014, potrebbe essere un punto a favore per migliorare e garantire maggiore sicurezza ai propri utenti.

Potrebbe interessarvi un Samsung Galaxy S5 con lettore di impronte digitali e eye scanner? Ritenete che , con questi plus, il prossimo top di gamma possa davvero fare la differenza?