L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance, oramai è risaputo, è un caso a se. I continui bug che hanno caratterizzato l’update ad Android 4.1.2 Jelly Bean sono stati etichettati dall’azienda, spesso, come semplici errori degli utenti nel loro processo di adeguamento del firmware via Kies.
Eppure questa versione delle cose sembra essere valida, al momento, solo per l’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance e non per quello di altri smartphone, a dire la verità, più costosi. Ci riferiamo all’attuale vicenda del Galaxy S3 che, magari, non è nota a tutti.
Mentre l’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance è fermo ad Jelly Bean (a metà( perchè non disponibile per tutti i modelli, il Galaxy S3 aveva iniziato il roll-out ad Android 4.3 all’inizio di questa settimana. Il verbo al passato è d’obbligo visto che le segnalazioni di bug molto simili a quelli riscontrati sull’Advance non si sono fatti attendere. Di qui, la decisione di bloccare l’aggiornamento dell’ex top di gamma e verificare al meglio il firmware.
Qui la domanda è d’obbligo: l’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance, suo malgrado, protagonista di una vicenda molto simile perchè, se pur solo parziale in Italia, ha continuato la sua corsa nel resto del mondo? Tanto più, alle lamentele degli utenti, perchè non ha fatto seguito una verifica accurata degli sviluppatori come invece accaduto per il collega più blasonato?
L’aggiornamento del Samsung Galaxy S Advance, a questo punto, non sappiamo quali risvolti possa comportare. Nei giorni scorsi vi abbiamo segnalato copiosi update nell’America latina ma anche il silenzio ostinato in merito alla vicenda della nostra divisioni. La speranza è che una strategia simile a quella destinata al Galaxy S3 possa essere applicata anche per il telefono meno costoso ma, allo stesso tempo, molto diffuso.