Sole a catinelle, recensione


INTERAZIONI: 7
Sole a catinelle, recensione
Sole a catinelle, recensione

Sole a catinelle fa ridere, e a mio avviso lo fa di più dei due film precedenti del comico barese. Spogliato (finalmente) della storiella sentimentale e di personaggi di contorno, Sole a catinelle è uno show di Checco Zalone, una performance teatrale. Inevitabile dunque lasciarsi scappare anche una risata dove forse era sufficiente un sorriso.

Con la crisi economica come tappeto e un imprenditore che è il frutto degli ultimi 20 anni di politica (e televisione) italiana, Zalone si muove su diversi fronti colpendo ogni volta di stiletto. E anche se l’affondo a volte non riesce, difficile avere successo in ogni colpo quando i bersagli scelti sono così tanti, risulta comunque divertente il tentativo goffo. Perchè di goffagine si tratta e non di morale o polemica. Zalone non vuole insegnare nulla, se non cosa sia la felicità, e la cosa probabilmente ci trova d’accordo. Peccato solo averne avuto l’anticipazione nel trailer.

Sole a catinelle punta dunque a far ridere e ci riesce, se poi qualcuno ci vede qualcosa in più, sono cazzi suoi, direbbe probabilmente Checco.

Sole a catinelle racconta la storia di un venditore di aspirapolveri che galvanizzato da alcuni successi promette al figlio una vacanza da sogno in caso di una pagella con tutti 10, cosa che successivamente accade e che costringerà il papà, in difficoltà economiche, a ingegnarsi per mantenere comunque la promessa fatta.

Sole a catinelle arriva nei cinema italiani oggi 31 ottobre. Il trailer lo trovate qui ma se siete riusciti a non vederlo fino ad ora, evitate pure. Vi divertirete di più poi.