Apple citata in giudizio per iOS 7 su iPad Mini, iPad 2, 3 e 4: conseguenze


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iOS 7

Che iOS 7 fosse motivo di insoddisfazione per i possessori di iPad Mini, iPad 2, 3 e 4 era cosa ormai risaputa, ed era lecito aspettarsi un’azione legale da parte di uno o più consumatori.

Un utente infuriato ha deciso di citare in giudizio Tim Cook, promettendo contro la mela una class action in piena regola. Il CEO sarà chiamato a rispondere dell’aggiornamento automatico di iOS 7, che non ha lasciato ai clienti la libertà di decidere cosa fosse meglio per loro.

I motivi che hanno spinto l’utente ad intentare causa al primo dirigente sono semplici. A differenza di Steve Jobs, per il quale la soddisfazione dei consumatori era al primo posto, Tim Cook è accusato di perseguire il profitto a discapito degli utenti finali. Questa linea potrebbe finire col far fallire l’azienda prima o poi.

La ragione scatenante di tanto ardore è da individuare nel fatto che, appena collegati ad una rete Wi-Fi, mediante la Over the Air mode, il file di installazione di iOS 7 prenderebbe ad occupare già 1 GB di memoria su iPad Mini, iPad 2, 3 e 4 e tutti i modelli iPhone aggiornabili, senza possibilità di essere rimosso. Questo, naturalmente, si traduce in una sorta di ricatto morale indiretto, che spinge gli utenti all’aggiornamento obbligato.

Ecco il perché della richiesta di risarcimento ed il malcontento dell’utente. I consumatori negli Stati Uniti sono molto più tutelati che altrove, ed il tribunale potrebbe dare ragione alla vittima. Come si difenderà Tim Cook dalle accuse, e come si ripercuoterà la cosa sul destino di iPad Mini, iPad 2, 3 e 4?