iPhone 5S è venuto alla luce con iOS 7, un OS mobile completamente nuovo, rifondato dalle basi. Eppure, alcune delle caratteristiche software che ci saremmo aspettati di vedere sono clamorosamente mancate, scatenando qualche mugugno di troppo, ed altre implementate risultano troppo fastidiose.
Ne ha approfittato l’Huffington Post, che ha recentemente pubblicato la lista di ciò di cui è stato lasciato orfano il nuovo melafonino.
In primo luogo, si risente dell’assenza un interruttore generale in grado di arrestare le applicazioni inattive, così come già visto su Android. Apple avrebbe potuto portare la funzionalità in iOS 7, evitando così che agli utenti il fastidio di chiudere manualmente le applicazioni, una ad una.
Un’altra piaga portata all’attenzione è senz’altro l’eccessivo consumo della batteria, che in iOS 7 ha finito persino col peggiorare, soprattutto per via dell’aggiornamento automatico della apps (disattivabile in impostazioni>generali>sfondo app refresh). Altra grana? Sicuramente la tastiera virtuale, con lettere e barra spaziatrice talmente piccole da mandare in tilt anche il migliore dattilografo.
La nuova libreria musicale rappresenta l’ennesimo tasto dolente. Prima ascoltare musica era un gioco da ragazzi: sincronizzazione degli iDevice con iTunes, collegamento degli auricolari e via. Adesso, l’esperienza è divenuta un labirinto intricato.
La classifica dei fastidi si chiude con i font di sistema ed i simboli di ricarica, per niente eye-friendly. Dare uno sguardo all’orologio su iPhone 5S è diventato un incubo, in quanto lo sfondo del telefono sembra fondersi con le lettere ed i numeri. Allo stesso modo, controllare lo stato della batteria durante il processo di ricarica risulta difficilissimo, dal momento che in iOS 7 l’indicatore di carica è stato spinto fuori dall’icona della batteria, e ricollocato sul lato destro, con un colore granuloso e non facilmente percepibile.
Avete altre lamentele da aggiungere alla lista?