Samsung Galaxy S Advance e Jelly Bean: il vero motivo del ritardo


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Samsung Galaxy S Advance
Samsung Galaxy S Advance

Il Samsung Galaxy S Advance, tra appuntamenti mancati e smentite, è ancora fermo a Gingerbread 2.3.6. L’update a Jelly Bean è in ritardo sulla tabella di marcia,  scatenando la delusione di molti possessori del device.

In passato, ci siamo già interrogati sul perchè della mancata release, adducendo, sulla base di alcuni rumors, motivi puramente tecnici, come, ad esempio, il consumo anomalo della batteria. Arrivati ad oggi, senza il tanto atteso aggiornamento, ci permettiamo di valutare ben altra ipotesi.

Riteniamo, infatti, che gli errori software sul Samsung Galaxy S Advance, nell’arco delle lunghe settimane trascorse, potevano essere, in qualche modo, superati dal team di sviluppatori: al contrario, una ben più significativa motivazione legata ad una specifica politica commerciale, non può che ulteriormente dilatare i tempi di  rilascio.

Il Samsung Galaxy S Advance, aggiornato a Jelly Bean, in effetti, diventerebbe un device troppo “prestante” e simile ad altri smartphone di fascia più alta, acquistabili ad un prezzo superiore. Un caso su tutti potrebbe essere, ad esempio, il Samsung Galaxy S 3 Mini, ben più nuovo e di moda rispetto al collega con cui condivide una serie di punti in comune.

Il Samsung Galaxy S Advance ha un processore dual core da 1000 MHz e lo stesso vale per l’S3 Mini: allo stesso tempo, entrambi i device hanno un display da 4 pollici con risoluzione 480×800 pixel ed infine, anche la stessa fotocamera da 5 MP. Non vigliamo dire che i dispositivi sono identici ma, è indubbio che, ad un occhio meno esperto, considerando la differenza di prezzo, il Samsung Galaxy S Advance, finalmente dotato di Jelly Bean, potrebbe essere certamente preferito.

Insomma, riteniamo, dati i fatti, che la politica commerciale abbia una buona responsabilità sul mancato rilascio. In passato, alla nostra redazione, sono giunti una serie di commenti che sposano proprio questa ipotesi. A maggior ragione, oggi, vi chiediamo se siete d’accordo con questa visione e se, proprio sulla base di questa, siete più pessimisti o ottimisti per il futuro.