Il Samsung Galaxy S4 arriverà nei negozi italiani a partire dalla settimana che va dal 22 al 28 aprile 2013, ad un prezzo compreso tra i 699 e i 729 euro per la variante da 16 GB. Sul dispositivo se ne sono dette e sentite di cotte e di crude, plus e apparenti difetti che potrebbero far propendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.
Oggi vogliamo paragonarlo al Samsung Galaxy Note 3, il terzo phablet a cui la multinazionale asiatica starebbe lavorando, con uscita in programma per il mese di settembre durante l’IFA 2013 di Berlino.
La cosa che maggiormente differenzia i due telefoni è il display. A bordo del primo ritroviamo un SuperAMOLED FullHD da 5” con risoluzione da 1980×1080 pixel a 440 ppi contro il probabile e non confermato schermo da 6.3” del secondo con uguale risoluzione, 376 pixel per pollici e speciale tecnologia OLED (consumi e spessori ridotti in quanto auto-illuminante e non retro-illuminato).
Come il Samsung Galaxy S4, anche il Note 3 dovrebbe montare il processore Exynos 5 Octa-core, o al più uno Snapdragon 600 (1.9 Ghz) o 800 (2.3 Ghz) e 2 GB di RAM. Il comparto fotografico probabilmente sarà identico su entrambi i dispositivi: 13 MP per il sensore posteriore e 2 MP per quello frontale con funzioni video 1080p.
Un’altra delle principali differenziazioni tra il Samsung Galaxy S4 ed il Samsung Galaxy Note 3 sarà l’integrazione della S-Pen a bordo del secondo, con feature molto più avanzate di quelle già viste sul Note 2. Infine, ci focalizziamo sul fronte batteria: sappiamo che il Samsung Galaxy S4 ne monta una da 2600 mAh e che il Galaxy Note 2 poteva contare su una capacità di 3100 mAh.
Abbiamo ragione di credere, dunque, che sul phablet di terza generazione verrà integrata una carica dall’amperaggio molto più elevato, che potrebbe avvicinarsi prepotentemente a quello utilizzato di norma sui tablet. Tecnologia OLED a basso consumo e batteria ad alta capacità: che mostro sarà questo dispositivo? Conviene aspettarlo o puntare subito sul Samsung Galaxy S4?