Sapevate che il colosso di Seul aveva provveduto a truccare i benchmark relativi al Samsung Galaxy S4? Come riportato dal portale ‘theregister.co.uk’, il produttore asiatico sarà tenuto a risarcire quelli che l’avevano acquistato con un rimborso simbolico di 10 dollari (pari a 9.16 euro al cambio attuale). La questione affonda le proprie radici in una causa legale del 2014 intentata contro l’OEM, accusato di aver indotto una porzione di codice che entrava in azione solo nell’attimo in cui l’utente lanciava un’app licazione di benchmarking.
Uno stratagemma che fruttata ai Samsung Galaxy S4 un punteggio più alto nei test di benchmark (532 MHz contro 480 MHz effettivi), restituendo così risultati ritoccati al rialzo. La cifra simbolica di 10 dollari potrebbe non significare molto, ma vi garantiamo che così non è: sono davvero tanti gli utenti che in passato hanno deciso di puntare sul Samsung Galaxy S4, un dispositivo che, all’epoca, rivoluzionò il concetto di smartphone (un po’ come successo coi Samsung Galaxy S2 e Galaxy S3, rispettivamente due anni ed un anno prima). La class action mossa a suo tempo contro l’azienda sudcoreana ha dato i suoi frutti. Se avete acquistato anche voi il Samsung Galaxy S4 potreste presto ricevere un’email che vi informa della disponibilità dei 10 dollari. Al momento non è possibile risalire ai tempi che l’OEM impiegherà per contattare tutti gli acquirenti del suo ex top di gamma, né tanto meno si conoscono le modalità di rimborso.
L’importo per ciascun utente è trascurabile, ma vi assicuriamo che per il produttore la faccenda è parecchio pesante (proprio in virtù dei tanti utenti che decisero di portarsi a casa il Samsung Galaxy S4). Una cosa è certa: dubitiamo l’OEM prenderà mai più in considerazione la possibilità di dare una sferzata ai punteggi di benchmark ottenuti dai suoi dispositivi. Per ora chiudiamo qui il discorso, che saremo pronti a riprendere non appena ci saranno altre notizie da comunicarvi.