HTC One ultima spiaggia dell’azienda, ecco dove sono gli errori


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HTC One

L’HTC One rappresenta lo snodo cruciale della casa, il prodotto da cui scorrerà il futuro dell’azienda. Non è un segreto che il produttore stia lottando furiosamente per riemergere dal baratro, dopo aver dominato la scena per diversi anni incontrastato beneficiando per primo di Google Android sui suoi modelli Desire.

Qualcosa da allora è inesorabilmente cambiato, fino ad assistere ad un tracollo delle quote di mercato per effetto dei competitors (Samsung, Sony e LG tra questi). Il Q4 del 2012 è risultato disastroso per la società taiwanese, sceso del 91 % rispetto all’anno precedente.

Non c’è da stupirsi, dunque, nell’apprendere che la casa abbia investito sogni e speranze in HTC One, un dispositivo altamente competitivo che potrebbe seriamente dare filo da torcere al Samsung Galaxy S4.

Sebbene il lancio del terminale sia stato un po’ rallentato per via dei problemi di approvvigionamento, i pre-ordini sono schizzati alle stelle nelle ultime settimane, segno tangibile di una buona risposta da parte del pubblico.

Ma cosa avrà mai sbagliato l’azienda per essere scivolata tanto in basso in così poco tempo? Difficile individuare le reali causa della crisi. Probabilmente il crollo è da ricercare negli investimenti troppo onerosi (300 milioni di dollari nella tecnologia Beats Audio nel 2011), e nel lancio ostinato di prodotti di nicchia, che poco sono piaciuti, generando un flop non indifferente (parliamo del tablet HTC Flyer).

HTC si è indebolita, ed i competitors si sono progressivamente rafforzati. Con HTC One assisteremo ad un’inversione di tendenza? Il dispositivo è senz’altro ben orientato: qualità costruttiva, cura dei materiali con assemblaggio minuzioso, fotocamera ultrapixel e display da urlo. Apprendere che il Galaxy S4 sia così esteticamente simile al suo predecessore potrebbe spingere gli utenti a virare proprio sul top di gamma taiwanese, chi lo sa.