L’iPhone 6 non nasce sotto una buona stella, almeno stando a quanto affermato nel corso delle ultime ore da una “penna” autorevole, come quella di Gus Richard, analista di Piper Jaffray, il quale ha escluso dalla produzione del nuovo processore A7 un fornitore del calibro di Intel.
Come abbiamo riportato nel corso degli ultimi giorni, l’evoluzione del processore sarà una delle armi più significative che Apple giocherà per cercare di fronteggiare lo strapotere dei principali device prodotti da Samsung, proprio dal punto di vista dei chip (non a caso, il brand coreano è da sempre uno dei fornitori della stessa Apple, relativamente alla componente in questione).
Secondo l’analista, tuttavia, Intel non sarà in grado di entrare nella macchina produttiva prima del 2015, privando da un lato Apple di un importantissimo partner per concepire un processore di livello per l’iPhone 5, ma soprattutto costringendo il colosso di Cupertino a tenere stretti i rapporti di fornitura con Samsung, nonostante la ferma volontà di Tim Cook e soci di divincolarsi dai precedenti accordi.
Riuscirà ugualmente l’iPhone 6 a vedere realizzata una scheda tecnica che si possa definire all’altezza dei modelli Android?