Il mandato del Presidente della Repubblica sta per scadere e mentre i leader politici e di movimento ipotizzano varie candidature, il regista Riccardo Milani ci propone il suo: Giuseppe Garibaldi. Il padre della patria viene infatti chiamato in causa in questo film dai politici che non sanno a chi attribuire il voto. Per dare dunque un segnale forte, di protesta, nominano come presidente l’eroe dei due mondi. Peccato però che di Giuseppe Garibaldi in Italia ce ne sia più di uno, e che uno ha tutti i requisiti per ricoprire la carica.
Giuseppe, detto Peppino Garibaldi è un bibliotecario precario, pescatore di trote, amato dai suoi compaesani e poco rispettato da suo figlio. Un uomo comune, un cittadino come gli altri che all’improvviso si troverà immerso in un mondo di cui non comprende le regole. Rifiuta lo stipendio di 239mila euro all’anno perchè non sa che farsene di tutti quei soldi, non firma leggi proposte dal parlamento perchè non le capisce. Se non capisci una legge come fai a rispettarla, si chiede Peppino in un ristorante insieme a un gruppo di commensali improvvisati.
La domanda che però lui stesso si pone è se nonostante sia un uomo del popolo, sarà in grado di svolgere il suo compito con efficenza? La risposta la conosce un suo compaesano, per cui se Peppino è un grande pescatore sarà anche un grande Presidente. Non fa una piega.
A dare il volto e la simpatia a questo personaggio oggi quanto più che reale che mai, è l’istrionico Claudio Bisio, che sarà aiutato nelle sue mansioni da Kasia Smutniak.
Benvenuto Presidente arriverà nelle nostre sale il 21 marzo.
Il trailer lo trovate qui.